Cultura come marchio di qualità del territorio. È la scommessa del Premio nazionale città di Leonforte, giunto alla sua trentaseiesima edizione e che, da due anni, è ripartito da una nuova formula che lo rende innovativo e unico. Il premio, inizialmente soltanto letterario, punta tutto su letteratura e teatro per creare un vero e proprio patrimonio immateriale in cui il territorio possa riconoscersi e soprattutto rigenerarsi sotto ogni punto di vista.
Alla base del premio, che sta caratterizzando agosto con eventi che si snodano in due settimane, una formula letteraria fortemente contemporanea e per molti aspetti marcatamente “social” con il premio dedicato alla micronarrativa ovvero l’arte di esprimersi e raccontare in soli 140 caratteri. Un’innovazione stilistica che ha subito stuzzicato la curiosità di amanti della scrittura e case editrici. Il passo successivo nel restyling del premio è stato quello di creare un premio per il teatro che possa rappresentare il meglio della produzione Made in Italy portandola alla ribalta nazionale partendo dal centro della Sicilia. A coordinare i due premi Alessandro Rossino, attore e regista della compagnia leonfortese “Il canovaccio”.
Unire letteratura a teatro per Rossino è «Una fusione naturale. Il teatro è l’arte aggregante per eccellenza. È il veicolo che coinvolge il grande popolo ed al tempo stesso lo avvicina alla letteratura. Mettere al centro della scena culturale la provincia di Enna, attraverso Leonforte, ospitando un premio che si occupa anche di drammaturgia, significa voler dire e fare qualcosa in più rispetto ad una magari più facile scommessa su altri generi. Un teatro più di nicchia può essere motivo di attrazione anche per chi viene da fuori creando una nuova economia».
Alle selezioni per il premio per il teatro hanno partecipato 25 compagnie da tutta Italia, molte delle quali professioniste. Dopo il lavoro della giuria, presieduta da Walter Amorelli composta da Clara De Rose, allieva della scuola di Emma Dante del Biondo di Palermo, Piero Ristagno, regista della compagnia catanese Neon teatro, Mariangela Vacanti, giornalista e drammaturga, Andrea Trovato attore, a contendersi il premio finale sono rimaste in quattro. Il premio nazionale per il teatro, per la sua parte finale, quella che si chiuderà con la proclamazione del vincitore ha portato a creare un piccolo ma assolutamente succoso cartellone teatrale in cui i finalisti si esibiranno dal 21 di agosto all’1 settembre.
Ad esibirsi, in attesa del verdetto finale saranno i componenti dell’associazione culturale Degart di Giardini Naxos con Un’improbabile storia d’amore (in scena il 21 agosto), Turi Marionetta scritto diretto e interpretato da Savì Manna già vincitore del Premio Vernacolo al concorso La riviera dei Monologhi a cura di Teatro Helios di Bordighera (in scena il 24 agosto), Chocolat della compagnia teatrale costellazione di Formia impegnata anche a Montecarlo come rappresentante italiana (in scena il 30 di agosto) e A rimpiattino con la morte del Teatro nuovo di Bergamo tratto da un libro di Lori Gambassini, regia e adattamento Luca Andreini con Ottavia Sanfilippo ed Elisa Giorgio (in scena il primo di settembre).
Per essere sino in fondo catalizzatore di eccellenze il premio città di Leonforte nella finale del due di settembre, lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, nato proprio nel comune dell’ Ennese, riceverà il premio alla sicilianità. Tra gli ospiti della serata conclusiva, il cantautore ennese Roberto Cohiba ed il regista ed attore nisseno Aldo Rapè.