VILLALBA – Pur di ridare dignità ad una strada provinciale costellata di buche e avvallamenti, si sono improvvisati operai e nonostante le fasce tricolore al petto, hanno lavorato sodo, sistemando 10 metri cubi di conglomerato bituminoso pagato di tasca propria.
E’ accaduto sotto il sole rovente (35 gradi), quando sindaci e vicesindaci di ben sei comuni del Vallone, territorio del nisseno in cui ricadono anche strade di altre provincie, hanno rattoppato ben 65 buche di una malandata strada di pertinenza della Provincia di Palermo.
Si tratta della provinciale 112, che costituisce una via privilegiata per l’accesso all’autostrada Palermo- Catania, svincolo di Resuttano, che interessa anche le comunità di Acquaviva Platani, Marianopoli, Mussomeli e Vallelunga Pratameno.
L’appuntamento era fissato alle 9 di mattina, stante che nei mesi scorsi, nonostante le reiterate e formali richieste del sindaco di Villalba, dalla Provincia di Palermo hanno risposto sempre picche.
La protesta ha avuto il suo proscenio nell’infuocata quanto disastrata strada provinciale di un territorio notoriamente terremotato da un punto di vista viario. Territorio dove insistono strade costate quaranta milioni di euro e vent’anni di lavoro e chiuse al transito neppure due anni dopo essere state aperte, come nel caso della provinciale Mussomeli-San Giovanni Gemini che ricade in territorio di Agrigento. Così come è franata la strada provinciale Cordovese-Fondavalle anch’essa appena dopo l’apertura.
La viabilità insomma è uno dei parametri del grado di civiltà raggiunto da un popolo, ma sotto quest’aspetto, l’area interna del nisseno è ancora all’anno zero.
Oltre al sindaco di Villalba Alessandro Plumeri, sono intervenuti il sindaco di Acquaviva Platani Salvatore Caruso, quelli di Resuttano, Rosario Carapezza e Vallelunga Pratameno, Pippo Montesano. E quindi il vicesindaco di Marianopoli, Salvatore Noto e l’assessore di Mussomeli, Enzo Nucera. Presente anche il presidente del Consiglio di Villalba Salvatore Bordenga ed altri assessori e consiglieri dei vari comuni. Due ditte edili di Villalba e Mussomeli hanno inviato degli operai, mentre tanti altri volontari si sono presentati spontaneamente per dare una mano. E tutti insieme hanno sistemato un lungo tratto di strada rattoppando fosse profonde anche 40 cm.
Il sindaco Plumeri ha commentato: «Siamo stanchi e sudati perché l’afa era davvero infernale, ma siamo pienamente soddisfatti del lavoro svolto, perché abbiamo ridato dignità ad una strada che ricadendo in provincia di Palermo, è stata da sempre abbandonata a se stessa.
Grazie all’impegno congiunto dei colleghi sindaci e dei tanti altri volontari che oggi sono stati presenti, col nostro lavoro, consentiremo alla gente di questo lembo di Sicilia da tutti scordato, di potere accedere all’autostrada senza rischiare ogni volta di rimetterci gli ammortizzatori. Ho anticipato di tasca mia circa 1.500 euro per il costo del materiale e trasporto, spero che la colletta generale che s’è messa in moto mi aiuti a recuperare almeno il 50%; in quel caso, sistemeremo un altro tratto di strada. E’ chiaro comunque che la nostra azione di protesta non esula certo la Provincia di Palermo ad intervenire per come le spetta, sistemando in maniera definitiva la strada così da garantire a tutti i cittadini dell’isola pari diritti e pari dignità».