Almeno dieci vittime e un numero imprecisato di dispersi. È questo il primo bilancio di un naufragio avvenuto a circa 40 miglia dalle coste libiche. Secondo quanto ha raccontato il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini i naufragi potrebbero essere addirittura due perché i naufragi sono stati trovati in due gruppi e a distanza di oltre dieci miglia uno dall’altro tra le 105 e le 117 miglia a sud della Pelagie. La Nicolini ha detto di avere appreso del naufragio da fonti della missione “Mare nostrum”. Il naufragio – o i naufragi – risalgono a ieri pomeriggio quando sulla zona si è abbattuto un violentissimo temporale che avrebbe provocato l’affondamento dei natanti. Il primo intervento di soccorso è stato effettuato dalla nave Dattilo della Guardia costiera, che ha recuperato 39 naufraghi. In un altro luogo – distante diverse miglia – è stato trovato invece un singolo naufrago soccorso dal mercantile Norland. Sul posto per prestare soccorso. si stanno dirigendo la fregata Scirocco ed il pattugliatore Orione della Marina militare. L’elicottero della nave Scirocco è decollato per recarsi nel più breve tempo possibile sul luogo del naufragio perché ci sarebbero due naufraghi che presenterebbero gravi ustioni. Al momento i cadaveri recuperati sono dieci ma stanno continuando le ricerche anche perché il racconto dei naufraghi parla di almeno 90 o 100 persone su ogni singolo gommone. Le navi Dattilo e Diciotti della Capitaneria di Porto hanno completato il trasbordo sulla nave rifornitrice Etna dei migranti del gommone affondato. Sulla stessa unità sono stati imbarcati i 104 migranti che si trovavano a bordo di un altro gommone.
La rifornitrice Etna, con a bordo circa 700 migranti soccorsi negli ultimi giorni e con i dieci corpi senza vita finora recuperati, si sta dirigendo verso il porto di Palermo. «Le unità italiane – ha detto il sindaco Nicolini – hanno trovato a 105 miglia da Lampedusa 40 naufraghi in mare e più verso la Libia, a 117 miglia dalle Pelagie, un uomo da solo. Dalle loro testimonianze, emerge che erano su due gommoni, ciascuno con un centinaio di persone a bordo ed entrambi rovesciatisi dopo un forte nubifragio. Due dei naufraghi sono gravemente ustionati e per prelevarli con urgenza si è levato in volo un elicottero».
IL MINISTRO ALFANO A CATANIA
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano a Catania ha presieduto a Villa Letizia un incontro con i prefetti e i questori della Sicilia e i sindaci interessati all’emergenza immigrazione. «La nostra priorità – ha detto il ministro dell’Interno – è dare accoglienza e salvare vite. Ma Mare nostrum non può continuare all’infinito con le modalità con cui sta avvenendo».