Noto, la spiaggia non c’è più ora le onde divorano il lungomare

Di Francesco Midolo / 11 Dicembre 2014

NOTO – Una voragine lunga 16 metri e profonda più di 3 metri. Il muro gonfio e le crepe minacciose che si fanno avanti nell’asfalto sull’intero marciapiede della piazza del Lido di Noto e la ringhiera del lungomare spostata più di un metro dalla sua posizione di origine. No, non è stato un terremoto. Ma un’altra forza della natura più prevedibile e contrastabile: una mareggiata. E’ accaduto nella frazione balneare della città di Noto, conosciuta in tutto il mondo per il suo barocco e per il suo mare cristallino.   Di spiagge, lungo la costa che va da Calabernardo alla piazza di Noto Marina, ormai ne sono rimaste ben poche. La sabbia è stata portata via dal mare che adesso scatena la sua forza contro il cemento e i mattoni. Di salvaguardia delle coste e di ripascimento delle spiagge fino ad oggi se ne è solo parlato. Adesso questo cedimento avvenuto in area di pertinenza demaniale ha riacceso i riflettori sul rischio erosione del Golfo di Noto. Già 7 anni fa, sempre nella stessa frazione balneare, la strada provinciale 59 che dalla città porta al mare, fu interdetta al traffico per il rischio di un crollo. Il mare scavava sotto l’asfalto. La carreggiata fu spostata di qualche metro. Il problema fu solo rimandato di qualche anno.   Il sindaco Corrado Bonfanti chiede aiuto alla Regione: «Bisogna salvaguardare la costa e le abitazioni che si trovano a ridosso del mare. Attendiamo che gli uffici dell’assessorato regionale Ambiente e Territorio, accettino la nostra richiesta di portare l’allerta massima (r4) di rischio erosione delle nostre coste, per poter accedere a finanziamenti europei».

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