Niente più auto davanti all’Ars stop ai privilegiati del parcheggio

Di Redazione / 31 Marzo 2015

PALERMO – Da domani piazza del Parlamento – davanti a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana – sarà totalmente liberata da auto e moto: lo prevede l’ordinanza 1181 dell’amministrazione comunale di Palermo, che lo scorso settembre ha stabilito un percorso graduale per la pedonalizzazione dell’area, necessaria al riconoscimento del percorso “Arabo-Normanno” candidato a diventare patrimonio dall’Unesco. Un’area, quella di fronte l’Ars, che per anni ha ospitato un parcheggio che per qualcuno è divenuto simbolo di privilegi del Parlamento siciliano. Una zona capace di ospitare quasi 400 posti auto per deputati e dipendenti: circa 250 erano riservati all’Ars e il resto al Comando militare Sud, che occupa l’altra ala del Palazzo. A questi si aggiungeva una piccola quota riservata alla Questura.  

 

Posti auto che via via sono stati ridotti, fino alla tappa di domani che segna il totale off limits: l’intera zona passerà sotto il controllo del Comune, le barre del “casotto” che fino ad oggi hanno impedito l’accesso a chiunque fosse sprovvisto dell’apposito pass saranno alzate e sarà installato una cartello a indicare la totale interdizione per auto e moto. Solo le bici potranno accedere. Gli unici spazi utilizzabili per parcheggiare auto si trovano sul retro di Palazzo dei Normanni, in piazza Indipendenza, dove c’è l’accesso per i turisti: i posti saranno riservati ai deputati, al segretario generale dell’Ars e ai suoi due vice, e ad alcuni membri dell’ufficio di gabinetto del presidente dell’Ars. Per il personale del Parlamento siciliano vi saranno invece una cinquantina di posti in tutto, in apposite aree tra piazza Enrico d’Orleans e piazza Indipendenza. Un po più distante c’è il parcheggio di piazza Basile, ma le iniziative di collegamento con Palazzo dei Normanni inizialmente previste, non sono mai state attivate né dal Comune né dall’Ars.  

 

Il divieto di accesso a piazza Parlamento ha provocato la protesta di alcuni dipendenti secondo i quali senza un mezzo di collegamento, parcheggiare in piazza Basile sarebbe poco sicuro quando le sedute si chiudono a notte fonda, cosa che accade soprattutto quando si esamina la manovra finanziaria. L’Assemblea ha firmato una convenzione con una delle due cooperative di taxi della città: ma a pagare la corsa non sarà l’amministrazione che, anzi, si solleva da qualsiasi responsabilità.  

 

Un altro problema potrebbe sorgere dall’illuminazione di piazza del Parlamento, che fino ad oggi è stata garantita dall’Ars e non dal Comune: chi pagherà da domani il costo della bolletta? Domanda legittima, considerato che una circolare interna del Parlamento prevede, proprio ai fini del risparmio energetico, lo spegnimento delle luci nel Palazzo alle 21. In ogni caso, tra i mugugni dei dipendenti e gli applausi dei comitati cittadini per la mobilità, il destino del “parcheggio dell’Ars” è ormai deciso.

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