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Niente Oscar per «Fuocoammare». Rosi: «Non è una delusione»
Delusione per Fuocoammare battuto, nella notte, da «O.J.: Made in America» al quale è andato l’Oscar come miglior documentario.
Ma il regista Gianfranco Rosi non vuole sentir parlare di delusione: «Sono felicissimo di questo meraviglioso viaggio durato un anno. E’ stato davvero incredibile. Il film documentario ha finalmente assunto un valore universale». Grazie a Pietro (Bartolo, il medico che da anni salva vite a Lampedusa ndr.), a Samuele (il bambino protagonista del film ndr), a Lampedusa e a tutti coloro ci hanno accompagnato in questo viaggio a partire dai produttori», ha concluso Rosi.
“Nella vittoria ci avevamo sperato tutti – ha detto il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini – , per il significato dirompente che avrebbe avuto in questo preciso momento storico la scelta di Fuocoammare. Quindi un po’ di delusione è inevitabile. Tuttavia, non dimentichiamo che avere solcato l’Oceano ed essere giunti ad un passo dalla statuetta, è già una straordinaria vittoria per un documentario drammatico che denuncia il massacro di vite umane come effetto delle politiche di chiusura delle frontiere”.
“Fuocoammare ha imposto all’attenzione mondiale il tema del Mediterraneo, mostrando la drammatica, insostenibile realtà quotidiana sulla quale i nazionalisti della Ue e lo stesso Trump vorrebbero fondare il futuro dell’Occidente – dice ancora Nicolini – Sono convinta che tutto ciò abbia una valenza enorme, che fa onore a Lampedusa e all’Italia intera, oltre che a Gianfranco Rosi, al quale vanno la riconoscenza infinita e i saluti affettuosi di tutta la comunità isolana”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA