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Niccolò Bettarini ferito con 11 coltellate. Simona Ventura: «Mio figlio vivo per miracolo»
Milano – «Li ho riconosciuti, tre di loro sembravano drogati, hanno 30, 40 anni, uno aveva gli occhi azzurri. Spero che in galera ci stiano anni». L’amico di Niccolò Bettarini, appena sentito dagli agenti della Squadra Mobile e della Volante in questura a Milano, mentre aspetta gli altri sul marciapiede di via Fatebenefratelli, racconta che quelli «si accanivano col Betta, ne ho spinto via uno. Lui perdeva molto sangue». Un altro ragazzo, che ha assistito all’aggressione di Bettarini, 19 anni, figlio della conduttrice Simona Ventura e dell’ex calciatore Stefano, aggiunge che «sembravano animali” mentre lo picchiavano a poche centinaia di metri dall’Old Fashion, discoteca milanese spesso meta di vip. Quattro degli “animali» sono stati messi sotto torchio in Questura: si tratterebbe di persone con precedenti penali la cui posizione è ora al vaglio degli investigatori e del pm Elio Ramondini che ha aperto un fascicolo per tentato omicidio. «Questa notte nostro figlio Niccolò, è stato aggredito da molte persone mentre cercava di difendere un amico. Fortunatamente le conseguenze non sono gravi, Niccolò si sta riprendendo velocemente, un miracolo visto le 11 coltellate inferte», hanno scritto Simona Ventura e Stefano Bettarini mentre l’ospedale Niguarda, in cui è ricoverato Niccolò, spiega che il «ragazzo è ricoverato per lesioni superficiali da taglio su tronco, addome e un arto superiore. Eseguiti tutti i necessari accertamenti, è in programma nei prossimi giorni un intervento per la lesione riportata all’arto superiore (lesione al nervo). Le condizioni non sono gravi. La prognosi è comunque riservata». In attesa, appunto, dell’intervento. Simona Ventura ha ritenuto di dover tranquillizzare tutti attraverso i social scrivendo: «Volevo rassicurare tutti, mio figlio Niccolò non è in pericolo di vita». E ancora in un altro post: «Dopo questa lunga, lunghissima giornata, posso dire che è andata bene. Stai migliorando, grazie a Dio… Sei stato coraggioso e ti voglio bene e anche di più».
Quello che è successo, dopo le 5 di mattina, non è ancora chiaro e assume le caratteristiche di una lite scatenatasi per ragioni futili, ingigantite dall’alcool bevuto dagli aggressori. Roberto Cominardi, titolare dell’Old Fashion, cerca di ricostruire: «Niccolò era tranquillo nel locale, dalle immagine 33 telecamere che abbiamo non c’è nessuno che ha litigato con lui. E’ stato a parlare con un dipendente fino all’orario di chiusura e, dal momento che lo conoscono tutti, lo avrebbero riferito se qualcuno avesse avuto a che dire con Niccolò». Cominardi racconta che, sempre dalle telecamere, si vede il giovane che si allontana dal locale, guarda alcune persone che stavano litigando e se ne va. Le stesse persone vanno poi nella sua direzione. Il racconto di Cominardi finisce qui, perché oltre le telecamere non vanno. E’ stato davanti a un chiosco notturno di panini e bibite che si è scatenato il caos. Forse uno sguardo di troppo da parte di qualcuno ed è scattata la rissa, Bettarini potrebbe essere intervenuto per difendere un amico ma, sottolinea uno dei testimoni, «si sono accaniti contro di lui». Uno lo ha colpito con un coltello, forse un punteruolo che, però, non è stato trovato. E’ stata chiamata un’ambulanza e il diciannovenne è stato portato in ospedale in codice «giallo», quindi in condizioni non gravi, che è diventato «rosso” (condizioni critiche) all’arrivo. Dopo ulteriori controlli, si è capito che non era in pericolo di vita.
Per tutta la giornata in Questura sono stati ascoltati gli amici di Bettarini che hanno dato indicazioni precise le quali hanno portato a loro volta in Questura i quattro sospettati. Molti i messaggi di solidarietà a Simona Ventura e a Bettarini, ma anche a Niccolò, aspirante calciatore professionista e molto attivo sui social. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA