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Musumeci, «Philippe Daverio ha offeso i siciliani con toni razzisti, chieda scusa»

Di Redazione |

PALERMO – «Il professor Philippe Daverio ha il dovere di scusarsi con tutto il popolo siciliano, che ha offeso volutamente, con toni razzisti e con dichiarazioni calunniose». Così, il Governatore siciliano Nello Musumeci dopo le parole del critico d’arte Daverio sulla Sicilia. «Amare la Sicilia non è un dovere, ma usarle rispetto sì. Non è tollerabile un atteggiamento così spocchioso, che ci impone come governo della Regione Siciliana di rivolgerci anche all’autorità giudiziaria. Questo disarmante pregiudizio verso la Sicilia spiega chiaramente l’epilogo del concorso sul Borgo dei Borghi, a danno di una nostra Comunità – dice – Mi auguro che il servizio pubblico televisivo, se esistono ancora rapporti professionali con questo personaggio, li rescinda immediatamente».

«Se poi dovessero arrivare le scuse, sarò io stesso a invitare il razzista francese nella nostra Isola: senza cannoli a canne mozze, stia tranquillo, ma con una abbondante fetta di cassata, accompagnata da un bicchierino di passito. E non è una minaccia», dice.

Anche il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè interviene sulla polemica. Con una lettera aperta il presidente dell’Ars bolla come “di cattivo gusto” le frasi pronunciate dallo storico dell’arte e lo invita ad abbandonare “i pregiudizi” e “tornare in Sicilia quale mio gradito ospite”.

«Gentile professor Philippe Daverio – scrive Miccichè – mi sono sempre vantato di averla conosciuta in occasione dell’organizzazione del Festino di Santa Rosalia nel 2010. Da uomo di cultura quale è, sono certo che non nutre alcun tipo di preconcetto nei confronti di noi siciliani, ma rimangono di cattivo gusto alcune sue recenti affermazioni. Come si fa paragonare un cannolo ad un fucile a canne mozze?».

«Lei stesso – prosegue – ha esaltato l’essenza della nostra terra, citando uno dei brani più conosciuti di Goethe: “L’Italia senza la Sicilia non lascia nessuna immagine nell’anima. Qui sta la chiave di tutto”. Adesso invece ci definisce terroni solo perché è stato contestato il suo voto a favore di Bobbio per l’edizione annuale del Borgo dei Borghi. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che dal Comune di Bobbio le è stato conferita la cittadinanza onoraria. Probabilmente, un conflitto d’interesse c’è stato e a tal proposito probabilmente sarebbe stato opportuno non partecipare al voto o declinare l’invito a far parte della giuria».

«Lei rivendica il diritto costituzionale ad avere un’opinione diversa – continua Miccichè – Ci mancherebbe altro. Ma la Costituzione garantisce anche il diritto alla critica. Se lei ammettesse di avere sbagliato, piuttosto che lanciarsi in contumelie contro noi siciliani, dimostrerebbe il suo spessore umano e culturale. Professor Daverio, lei è una persona colta, intelligente e raffinata, lasci perdere i pregiudizi nei nostri confronti. Pregiudizi che fino a qualche tempo fa peraltro non nutriva».

E conclude: «Venga a visitare Palazzo dei Normanni, sarà mio gradito ospite. Sono certo che ne rimarrà ammaliato. Potrà anche trovare interessanti i comuni siciliani che hanno già conquistato l’appellativo di ‘Borgo più bello d’Italià, come Petralia Soprana, Gangi, Sambuca di Sicilia e Montalbano Elicona».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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