Musei e Unesco agli ex Benedettini arriva la proposta della «Carta di Catania»
Musei e Unesco agli ex Benedettini arriva la proposta della «Carta di Catania»
Ruolo nella gestione dei siti Unesco e nella tutela e valorizzazione dei paesaggi culturali
«Fidarsi» dei musei e affidare loro un ruolo propulsore nella gestione dei siti Unesco e nella tutela e valorizzazione dei paesaggi culturali. È quanto propone la «Carta di Catania», sottoscritta al termine della seconda giornata dei lavori della conferenza «Musei e Patrimonio dell’Umanità», promossa dalla sezione italiana dell’International Council of Museums. «Per i musei – affermano i promotori del documento – assumere la responsabilità del paesaggio culturale significa estendere la propria missione al territorio, contribuire a individuare nuovi modelli e nuove forme di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, entrare in dialogo con le comunità in una prospettiva di sviluppo sostenibile». Nell’ex monastero dei benedettini di Catania sono state presentate le esperienze riguardanti i musei e i siti del patrimonio Unesco in Sicilia (tra cui il Val di Noto e l’Etna), in Italia e in Europa e nel Mediterraneo, ponendo l’accento sulle ricadute in termini di sviluppo esteso all’intero territorio dall’eccezionale «valore universale». Sono stati ipotizzati anche modelli e forme di gestione che potrebbero consentire ai musei, che avrebbero un ruolo di «presidi territoriali di tutela attiva», di assumere un ruolo guida nell’ambito del patrimonio culturale e una funzione attiva all’interno dei siti e dello stesso territorio. All’iniziativa partecipano la Regione Siciliana, il Comune e l’Università di Catania, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, l’Associazione Geografi Italiani, la Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, il Coordinamento Città Unesco Sicilia e il Parco dell’Etna.