Caltanissetta, 29 mag. (AdnKronos) – “Quando Vincenzo Scarantino mi ha chiesto scusa gli ho sorriso e ho alzato il pollice perché l’ho già perdonato da tempo… Lui non c’entra niente con quelle accuse. Le colpe sono di altri, non sue”. Lo ha detto all’Adnkronos Giuseppe La Mattina, uno degli uomini che furono accusati falsamente dall’ex pentito Vincenzo Scarantino per la strage di Via D’Amelio. Questa mattina, a inizio udienza, Scarantino, prima del controesame, ha voluto chiedere pubblicamente scusa a La Mattina per le false accuse. E La Mattina, in aula, gli ha sorriso alzando il pollice destro. “L’ho perdonato anni fa – ha detto durante una pausa del processo – perché non è colpa sua per quello che ha detto. Le colpe sono di altri…”. Di più non vuole aggiungere. La Mattina venne arrestato insieme con il boss mafioso Pietro Aglieri nel 1997. Francesco Marino Mannoia, che è stato braccio destro del boss mafioso Stefano Bontade, capomafia di Santa Maria di Gesù, nel 1989 a Giovanni Falcone che lo interrogava per la prima volta come pentito disse di aver assistito personalmente alla cerimonia d’iniziazione del giovane sicario. La Mattina ha scontato dodici anni di carcere per le false accuse di Vincenzo Scarantino. Oggi è a piede libero. E si è costituito parte civile nel processo.