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L’odissea di Ferragosto di 400 siciliani “prigionieri” al terminal fra Catania e Santorini

Di Mario Barresi |

Le prime vittime sono i circa 190 vacanzieri in partenza da Fontanarossa. Che ieri, essendo fissato il volo alle cinque del mattina, erano arrivati in aeroporto a notte fonda per le procedure di controllo e d’imbarco. Si tratta di un charter della Mistral (compagnia del gruppo Poste Italiane) al quale si appoggiano quasi tutti i principali tour operator che offrono pacchetti viaggio per le isole greche. Ma il volo per Thira – il “M402973”, schedulato alle 5,15 – non è partito. «Assenza dell’aeromobile», la motivazione fornita fra le proteste. Che montano, ora dopo ora. «È allucinante – racconta Antonio Caruso – passare l’intera prima giornata di un viaggio, costato anche 1.500 euro a persona, nella giungla dell’incompetenza e dell’approssimazione». I tour operator e le agenzie sono state tempestate di telefonate, alle quali hanno provato a rispondere, nonostante il giorno particolare (festivo e per di più vigilia di Ferragosto).

Intanto, a Santorini, si consuma un dramma collettivo parallelo. «Da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) la nostra linea telefonica è stata presa letteralmente d’assalto da decine di chiamate di passeggeri siciliani bloccati nello scalo greco di Santorini a causa di un ritardo del vettore», racconta Manfredi Zammataro, presidente di Codici Sicilia, centro per i diritti del cittadino. «Secondo quanto riferitoci, sarebbero oltre 200, tra cui anche bambini, i siciliani costretti a trascorrere tra evidenti disagi la vigilia del ferragosto chiusi in aeroporto», conferma. In effetti, anche il volo “M402974” Thira-Catania accumula ore e ore di ritardo. «Dovevamo partire alle 8,50 – racconta Barbara Scollo, turista ragusana – ma ci è arrivato un sms con l’annuncio di un primo ritardo di cinque ore. Che poi è diventato sempre più lungo». Assieme a lei quasi 200 altri malcapitati, tra cui Maria Emanuela e Vittoria Rizza, che si sono rivolte a Codici. «C’è chi è rimasto in hotel e ha consumato, in modo anch’esso rocambolesco, il pranzo offerto dai tour operator, ma ovviamente il nostro pensiero era il volo di ritorno, perché tutti avevamo comunque organizzato la vigilia di ferragosto con amici e parenti», ricorda Barbara.

Il finale di questo film horror agostano? Il volo da Catania è decollato alle 19, con quasi 12 ore di ritardo. Quello proveniente dalla Grecia, partito poco dopo le 21, arriverà alle 22,40. Ad accoglierlo familiari, parenti e amici. Anche per loro notte di Ferragosto rovinata. «E poi mi devo fare anche un’ora e mezza di macchina per arrivare a casa», sbotta la passeggera ragusana. Codici annuncia un esposto all’Enac e si mette a disposizione «per assistere gli utenti per eventuali richieste di risarcimento danni». Il minimo, per una vacanza (per chi all’inizio, per chi alla fine) rovinata.

Twitter: @MarioBarresi

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