Fotografia
Lo sguardo sul mondo di Melo Minnella
Oggi nel suo paese natale, Mussomeli, ha inaugurato "A Ruota libera", mentre Palermo dal 13 al 26 ottobre ospiterà l’antologica "Fotografie dal mondo" e nei prossimi mesi la mostra "Leggere e scrivere"
Lo scrittore Gesualdo Bufalino ci ricorda: “Vi è la Sicilia verde del carrubo, quella bianca delle saline, quella gialla dello zolfo, quella bionda del miele, quella purpurea della lava”.Mirabili declinazioni letterarie della nostra terra da oltre mezzo secolo raccontate anche attraverso gli innumerevoli scatti del grande fotografo Melo Minnella. Per lui parlano i numeri: ottanta le primavere, sessanta gli anni di carriera, oltre cento i libri pubblicati, centinaia le mostre in Italia e all’estero, milioni le fotografie scattate ai quattro angoli del mondo.
Uno scatto di Melo Minnella realizzato in Birmania, è la copertina della mostra “I sentieri del Buddha”
Nato a Mussomeli nel 1937 risiede a Palermo da una vita, e proprio nel capoluogo lo scorso 15 settembre, a Palazzo Sant’Elia, è stata inaugurata la sua ennesima mostra “I sentieri del Buddha” (visitabile fino al 3 ottobre).«La mostra, realizzata in onore del Dalai Lama che proprio quel giorno è arrivato in Sicilia, mi ha impegnato molto. Sono foto che ho scattato nella parte orientale del pianeta nel corso dei miei viaggi in Vietnam, Tibet, Cina, Birmania, Kashmir e altri luoghi ancora» dice il Maestro Minnella.
Uno scatto di Melo Minnella realizzato in Guatemala, parte della mostra “Emicranie culinarie”
Il 29 settembre, nella Galleria Misuraca della natìa Mussomeli, sarà inaugurata la mostra “A ruota libera”, a cura dell’Amministrazione comunale e della Pro loco, che rimarrà aperta sino al 15 ottobre. Il vernissage sarà preceduto, alle 9.30 nella Sala delle Adunanze di Palazzo Sgadari, dal convegno Melo Minnella, artista del mondo a cura della Fondazione Ignazio Buttitta.«Questa mostra dà il titolo al mio libro più divertente, un volume sui giochi dei bambini – racconta Minnella – . La nascita del libro scaturì da un viaggio nello Yemen nel 1998. Mi accorsi che tutti i bambini di quello straordinario Paese vivevano nel mito dell’automobile. Mi ricordai che nella mia infanzia anche io come tutti i bambini del mondo avevo subìto questo fascino, ritornai quindi altre volte nello Yemen e allargai la mia indagine ad altri Paesi, soprattutto dell’Oriente. In occasione del convegno a Mussomeli donerò alla biblioteca comunale un bel po’ delle mie pubblicazioni, e se l’Amministrazione comunale sarà ricettiva, offrirò anche molte altre mie immagini su supporto elettronico. Il titolo, come da una grande mostra che feci alla Fondazione Sciascia, potrebbe essere “Della Sicilia e del Mondo”».
Uno scatto di Minnella realizzato in Laos, parte della mostra “A ruota libera”
Invito già accolto di buon grado dall’Amministrazione comunale per veicolare ad un pubblico sempre più vasto, anche online, gli scatti del grande mussomelese che già lo scorso settembre, sempre nel suo paese d’origine, fu salutato dalla partecipata e calorosa inaugurazione di un’altra sua originale mostra Emicranie culinarie nella Sala conferenze di San Francesco.
Uno scatto di Minnella realizzato a Orissa, parte della mostra “Emicranie culinarie”
«Una mostra che avevo pensato di lanciare in occasione dell’Expo milanese, dedicato a “Come ti nutro il pianeta” – racconta Minnella -, ma la nostra Regione Siciliana, con le sue endemiche disorganizzazioni, già in partenza mi aveva fatto intuire un mezzo disastro e quindi rinunciai. Questa mostra nasce da un progetto a cui avevo lavorato negli anni Settanta e che aveva dato vita ad un libretto da me molto amato».
Il Maestro ci racconta inoltre dei suoi continui viaggi in posti sperduti del pianeta, del suo amore per la natia Mussomeli e per Filicudi, dove villeggia d’estate dividendosi tra l’isoletta e Mondello, degli impegni continui, dei prossimi libri, delle altre due mostre da allestire ad ottobre (entrambe a Palermo, l’antologica Fotografie dal mondo dal 13 al 26 ottobre alla Libreria del Mare e Leggere e scrivere alla Libreria Novecento), del rapporto privilegiato con Leonardo Sciascia che curò la prefazione del suo volume Sicilia negli occhi.
Il castello di Mussomeli – ph Melo Minnella
«Il mio auspicio è che anche in Sicilia cresca la cultura fotografica come già avviene in Inghilterra e Francia – continua il Maestro – e che le autorità comunali e sovraccomunali possano recuperare quei grandissimi patrimoni che sono costituiti dagli archivi fotografici di vecchi fotografi».L’appassionate viaggio di Melo Minnella alla scoperta di quel mondo dove “Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento”, per dirla con le parole del pioniere del foto/giornalismo Henri Cartier-Bresson, comincia negli anni Cinquanta quando l’Italia è in piena rinascita e aperta alla speranza: «Avevo tredici anni quando cominciò la passione per la fotografia. Io e altri due amici, oggi notissimi chimici, eravamo attratti dalla composizione fotografica che veniva fuori utilizzando acqua e sale. E’ cominciata così».
Uno scatto di Melo Minnella scattato a Palermo nel 1961
Inizialmente il nostro si appassiona ai siti archeologici che in Sicilia non mancano certo, e avvia una capillare ricognizione delle feste religiose e del folclore siciliano. Collabora con i più importanti periodici del tempo, soprattutto con Il Mondo di Mario Pannunzio, settimanale che ha fatto scuola nel giornalismo italiano. Il matrimonio con Maria Giuffrè, storico dell’architettura, imprime nuovi indirizzi nella scelta dei suoi temi fotografici, tra i quali si segnala il Barocco siciliano. E già dagli anni Sessanta Melo Minnella punta la sua attenzione di fotoreporter anche su civiltà lontane, soprattutto orientali.
Scatti come quadri. Immagini che cristallizzano tempi e luoghi e volti. Ogni foto uno spettacolo a sé stante, fotogrammi di attimi fuggenti che immortalano non solo il momento, ma anche colori e volti del mondo intero. L’arte di Melo Minnella.
robmistretta@libero.it
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