L’incubo del lunedì 1º settembre

Di Mario Barresi / 01 Settembre 2014

Ma sì, lo faccio lunedì. La bolletta, ci stanno tagliando la luce. Lunedì, subito dopo aver recuperato il bancomat fagocitato da quella macchinetta diabolica, si va alla Posta a pagare la bolletta. E poi la canalizziamo nel conto corrente: ma sì, lo faccio a settembre.
Lunedì bisogna pure ritirare i giubbotti invernali in tintoria; è da maggio che sono lì. E così dopo – a settembre, promesso! – ordine nella cabina armadio. Che d’estate è una giungla, coi coccodrilli delle polo che rosicchiano la naftalina delle sciarpe.
Lunedì si chiama l’antennista, c’è la parabola da aggiustare. E pure l’idraulico per quel rubinetto che perde, l’incubo delle notti d’agosto. Eppure a settembre si deve disdire l’abbonamento dei canali satellitari (e allora l’antennista a che serve?), anche se comincia il campionato ed è un peccato. Ma da settembre bisogna risparmiare: altre spese in arrivo. L’asilo dei bambini (a proposito: lunedì andiamo per l’iscrizione, siamo in ritardo). E poi la palestra: quest’anno non si scappa, tre volte a settimana.
Perché adesso – da settembre – tutti a dieta, niente fumo né alcol. Riprendiamo le buone abitudini: a letto presto, orari regolari e addio cazzeggio. E da lunedì niente più scuse: non dimenticherò l’immondizia da buttare.
Perché – a settembre – viene proprio voglia di farle, le cose. Tutti le fanno. Putin fa la guerra, Renzi fa le riforme, Crocetta fa il rimpasto, persino il vicino dice che farà (attenzione alla cacca del suo cane in cortile).
Ah, che giorno è oggi? Lunedì. Primo settembre. Aiuto: una coincidenza astrale apocalittica. Troppi farò, troppi smetterò. Tutti assieme. Ma cos’è il Patrono degli affannati cronici? Una punizione divina per i Pro. Pro. Pro. (Promettitori Procrastinatori Professionisti)? Un incubo. E poi fa ancora troppo caldo, magari l’idraulico è ancora a mare. E se rimandassimo tutto a dopo Capodanno?
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