Leonforte. Probabilmente si preparava a costruire uno o più ordigni esplosivi e la polizia, che lo ha arrestato, indaga per accertare se sia l’autore di due gravi episodi, uno dei quali avrebbe potuto avere gravissime conseguenze per le vittime. Walter Fanelli, 31 anni, con una condanna per lesioni e precedenti per danneggiamento, in casa aveva il materiale necessario, compresa la miccia. Inoltre, secondo gli agenti del commissariato, Fanelli per assemblare le bombe seguiva le istruzioni di almeno 2 siti internet. L’uomo aveva materiale esplosivo e sostanze che consentono la fabbricazione di ordigni anche di notevole potenza.
Si sospetta che il trentunenne, ammanettato dai poliziotti coordinati dal dirigente Alessio Puglisi, possa essere collegato a due episodi delle ultime settimane. A Fanelli la polizia è arrivata nell’ambito di una operazione di repressione degli incendi dolosi e della detenzione di armi ed esplosivi disposta dal questore Antonino Pietro Romeo, anche in considerazione della circostanza che il giovane, descritto come un solitario che esce poco da casa, in passato è stato indagato per danneggiamento seguito da incendio.
Nella sua abitazione, in una zona isolata dove sorgono impianti sportivi e il campo di calcio, la polizia ha sequestrato 92 metri di miccia per innesco, tre confezioni di grossi petardi di genere vietato contenenti polvere pirica, 36 fuochi pirotecnici, anche questi detenuti illegalmente, numerose bombolette di gas, due cartucce una pistola ad aria compressa calibro 4,5 e materiale che se combinato chimicamente, consente di fabbricare esplosivi e bombe carta anche potenti.
Da tempo nella zona degli impianti sportivi, si verificano episodi ai danni delle coppiette che vi si appartano. Due o tre danneggiamenti di auto, lancio di grosse pietre e petardi che infrangono parabrezza, messi a segno spesso nella stessa nottata. Per un paio di mesi non accade più nulla, poi si registrano nuovi danneggiamenti.
Gli ultimi episodi sono stati particolarmente gravi. Alcune notti fa contro un grosso fuoristrada parcheggiato nella zona, è stata lanciata una potente bomba carta che ha provocato un squarcio di almeno 50 centimetri di diametro nella carrozzeria del mezzo. Se l’ordigno avesse colpito il parabrezza o uno dei finestrini, gli occupanti avrebbero riportato ferite molto gravi e pochi giorni prima un’altra auto era stata presa di mira. Adesso le indagini della polizia, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Lo Gerfo, puntano a stabilire se tra gli attentati alle coppiette e il materiale sequestrato a Fanelli ci sia un collegamento. L’uomo, sul quale grava il sospetto di essere “l’Unabomber delle coppiette”, è stato rinchiuso nel carcere di Enna.