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La svolta di Airbnb: ai Comuni la tassa di soggiorno

Di Andrea Lodato |

Per capire quanto positivamente questo accordo potrà incidere sul capitolo di bilancio che i comuni destinano a sviluppo e promozione delle attività turistiche, basta leggere le cifre delle presenze che Airbnb porta nell’Isola. Negli ultimi dodici mesi hanno “scoperto” e scelto la Sicilia qualcosa come 538.000 turisti. Con quasi 44.000 annunci l’Isola è tra i primi dieci mercati al mondo per Airbnb. Ad ogni presenza nelle strutture affittate dalla piattaforma, dunque, adesso per il comune di Palermo corrisponderà il versamento della quota di tassa stabilito e che dovrebbe ammontare a 0,50 euro, rispettando gli standard applicati altrove. Numeri che diventano, così, sempre più importanti. E che, come detto, la Cna spera di potere allargare presto anche al resto della Sicilia.

«Il protocollo non fa altro che rafforzare il nostro progetto di lavoro. – spiegano i vertici siciliani della Cna – Noi seguiremo e accompagneremo Airbnb in tutto il territorio siciliano affinché l’accordo sia sottoscritto con le altre amministrazioni, in modo da rendere tutto visibile nel rispetto delle regole e della sicurezza».

«Si tratta di un ulteriore passo in avanti che ci permette di dialogare e collaborare meglio con questo prestigioso portale on line – dicono il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – nell’ottica della messa in rete dell’intero sistema e per stimolare una interlocuzione con le istituzioni sulla necessità di dare una specifica connotazione normativa e giuridica ai profili che ruotano attorno al turismo esperienziale».

Più soldi, dunque. Ma, attenzione alla destinazione. Su questo il presidente regionale di Federalberghi e vice presidente nazionale, Nico Torrisi, è molto chiaro: «La tassa di soggiorno è una imposta di scopo che è finalizzata a promozionare attività legato al comparto turistico. Bisogna vigilare affinché gli introiti vengano effettivamente destinati a questo scopo. Anche perché ritengo che nel momento in cui Airbnb verserà questa tassa, le cifre incassate dai comuni come minimo potranno raddoppiare».

Bisogna operare bene, allora, anche perché in questo campo spendere significa investire e investire può significare fare un salto di qualità anche nell’organizzazione di eventi difficilmente sostenibili con i soldi, pochi, che girano oggi nelle casse dei comuni. Catania, sotto questo aspetto, non più tardi di un mese fa ha offerto una dimostrazione tangibile di un lavoro virtuoso, investendo parte del ricavato della tassa di soggiorno nell’organizzazione del Capodanno firmato da Valerio Festi. Quindi la tassa si può far funzionare, l’accordo con Airbnb è strategico. Ma Nico Torrisi, a proposito di presenze registrate e di tasse non pagate, aggiunge: «Oggi, sostanzialmente, tutte le presenze in strutture ricettive sono tracciate. Sta tutto su Internet, sta tutto dentro l’acronimo Ota, ovvero Online Travel Agencies. Non servono più complesse investigazioni per scoprire quanta gente alloggia e quante tasse dovrebbero essere incassate. Bisogna, quindi, spingere verso questa direzione. E se i comuni non devono pensare di utilizzare i soldi della tassa di soggiorno per bitumare le strade, servono controlli anche tra chi gestisce le strutture ricettive. Perché c’è chi non fa pagare la tassa per non tracciare la presenza di ospiti, ma c’è pure chi la fa pagare, ma se la tiene stretta, evadendo».

E allora dalla firma Orlando-Tomasi, si potrebbe passare presto ad accordi con altri comuni. Un ragionamento, dice la Cna, che sarà già sviluppato nel corso dell’iniziativa di oggi, grazie alla partecipazione di politici, esperti, operatori ed esponenti di primo piano della Confederazione con in testa il coordinatore nazionale del settore Turismo e Commercio, Cristiano Tomei, e il presidente Luca Tonini. L’obiettivo del Focus – concludono Battiato e Giglione – è analizzare le potenzialità del turismo esperienziale e mettere assieme realtà già attive e proposte allo scopo di farne il fulcro del grande rilancio attrattivo ed economico della Sicilia».

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