La nera pietra luccicante delle Gole dell’Alcantara e i ricami di pietra del barocco, i castelli da fiaba e il raffinato splendore di Villa Igiea. La Sicilia grande set a cielo aperto, naturale terra di dubbi arabi ed eleganze normanne, scrigno di chiese sontuose e scorci misteriosi. L’isola magica di luce abbagliante e ombre prepotenti è da sempre scenografia dell’immaginario. Luogo e anima di un catalogo di film e fiction che continua ad arricchirsi.
Ficarra e Picone nella piazza di Rosolini
Ciak in Sicilia il 23 giugno per Ficarra e Picone che «in anteprima interplanetaria» presentano ridendo in un video su Facebook il titolo del loro nuovo film: Andiamo a quel paese. Il paese in questione è un angolo assolato di Sicilia dalla grande piazza con il pavimento decorato con riquadri neri su cui si affacciano la chiesa madre e i bei palazzi di pietra bianca. Siamo a Rosolini, in provincia di Siracusa, e si gira in piazza Garibaldi, oltre ai palazzi del centro e – pare – anche al cimitero.
Il film, con riprese forse anche a Noto e a Ispica, diretto e interpretato dagli stessi Ficarra e Picone (prodotto dalla Tramp Limited con Medusa Film, in sala a novembre), racconta la storia di due amici che abbandonano la metropoli per rifugiarsi nel piccolo paese d’origine, dove la vita è meno cara ed è più facile tirare avanti. L’impatto con la nuova realtà rivelerà non poche sorprese. E’ il quinto film dell’amatisima coppia di attori comici dopo Nati stanchi, Il 7 e l’8, La matassa e Anche se è amore non si vede. «Fateci un grande in bocca al lupo, ne avremo bisogno!!! », scrive la coppia su Facebook ancora a caccia di comparse dai 5 ai 70 anni con il casting in programma dal 10 al 12 giugno proprio a Rosolini.
Hollywood a Ragusa per Matteo Garrone
Hollywoodiano il set del regista Matteo Garrone che gira in inglese e sceglie una Sicilia da fiaba barocca per il suo The Tale of Tales, ovvero il Cunto de li cunti di Giambattista Basile, o Pentamerone per la struttura in cinque giorni. Cinquanta fiabe in napoletano con una cornice (sul modello del Decamerone) che uniscono reale e fantasmagorico, cultura “alta” e popolare. Riprese alle Gole dell’Alcantara, lo scorso 15 maggio, dove sembra sia stato creato un enorme drago, poi la troupe si è spostata al Castello di Donnafugata, in provincia di Ragusa, per girare con centinaia di comparse in costume.
Il regista – premiato a Cannes per Gomorra e per Reality – che sembra rifarsi al cinema pasoliniano di Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte, avrebbe scelto tre “cunti” di Basile per disegnare un grande affresco barocco in chiave fantastica attraverso le storie di tre regni e dei loro rispettivi sovrani che vedranno protagonisti Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones e John C. Reilly, ai quali si aggiungono i nostri Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini, direttore della fotografia è Peter Suschitzky. A Donnafugata tra cortigiani, cavalieri, popolani (nella foto il set), si è girata una parte di uno dei tre episodi L’orsa, il funerale del sovrano, interpretato da John C. Reilly, mentre nei panni della regina c’era la star Salma Hayek. Al suono di un tamburo, si vedeva muovere un corteo funebre, popolato di monaci, suore, vescovi, mercanti, dame e cavalieri, mentre in fondo c’è il popolo. Il sovrano è morto dopo aver ucciso il drago, nascosto in una grotta marina: il suo cuore, bollito e mangiato, darà all’infelice regina il figlio sempre atteso. Ma la pozione magica ingraviderà anche la sguattera che ha cucinato il cuore: nasceranno due ragazzi uguali, il principe e il popolano.
“Romanzo siciliano” ciak a Siracusa
«Un grande romanzo giallo» lo presenta il regista Lucio Pellegrini che per la Taodue da qualche settimana sta girando a Siracusa il film tv Romanzo siciliano, 8 puntate in onda su Canale 5 in autunno, o nei primi mesi del 2015, con Fabrizio Bentivoglio, Claudia Pandolfi, Ninni Bruschetta, Giuseppe Tantillo, Giuseppe Loconsole, Paolo Calabresi, Eleonora Bolla, Vanessa Compagnucci, Gianfranco Iannuzzo. Nel cast, come figuranti, anche alcuni artisti siracusani. Centinaia di persone hanno partecipato alle selezioni come comparse.
Si gira – previste 15 settimane di riprese – tra gli scorci più incantevoli di Ortigia, tra la Camera di Commercio e il Castello Maniace, il lungomare Alfeo e il Foro Vittorio Emanuele. Ciak anche all’interno del tribunale in viale Santa Panagia e al parco archeologico della Neapolis. Si dovrebbero fare riprese anche a Noto e in altri centri della provincia. Non molto è trapelato sulla trama della nuova serie tv. «E’ una serie nuova. Ed è una storia che non ha nulla a che vedere con i Ris. E’ un grande romanzo giallo – ha spiegato il regista – con la lotta tra buoni e cattivi». Il protagonista è Fabrizio Bentivoglio, sembra nella parte di un tenente colonnello dei carabinieri, appoggiato da Claudia Pandolfi nei panni di un magistrato.
Gullotta tra i protagonisti de “La Catturandi”
Leo Gullotta, volto amato e popolare di cinema, teatro e piccolo schermo, sarà uno dei protagonisti della nuova serie televisiva La Catturandi che si inizia a girare a Palermo il 20 giugno. «Una fiction che racconta il lavoro di una squadra che si conosce poco – racconta Gullotta – di cui vediamo in tv gli uomini con il passamontagna quando ci sono gli arresti più importanti, come quelli dei boss Riina e Provenzano, o di cui conosciamo il nome del capitano Ultimo. Un modo di far conoscere meglio il lavoro così difficile di questi uomini che rappresentano lo Stato e la giustizia. Ho accettato con piacere di fare parte di un progetto come questo. Una tv dal valore educativo, in cui è forte il desiderio di giustizia e di legalità. Una fiction per far capire come certi ruoli e certe figure sono, quasi pirandellianamente, uno, nessuno e centomila, in cui mostriamo gli intrecci tra mafia e politica ma anche che lo Stato c’è, combatte ed è sano».
Una serie «con un bel quartetto di attori», sottolinea Gullotta, che vede Massimo Ghini nel ruolo del capo della Catturandi alle prese con una complesso giro d’affari della criminalità organizzata, e con Alessio Boni, Anita Caprioli e il palermitano Vincenzo Amato. Nella serie «diretta da Fabrizio Costa e scritta benissimo da Luca Rossi e Alessandro Fabbri», spiega ancora l’attore catanese, «sei puntate realizzate dalla Rodeo Drive per RaiFiction che saranno trasmesse su Raiuno, Gullotta veste i panni dell’avvocato Mazzamuto «che aiuta un giovane, interpretato da Alessio Boni, che ha vissuto all’estero, a scoprire il suo passato, le scelte del padre e il perché per tanto tempo non abbia vissuto nel suo Paese».
Le riprese – che si concluderanno a novembre – si svolgeranno in molte parti dell’Isola, tra centri storici e l’entroterra e anche in un grande parco eolico. Ciak pure a Villa Igiea «dove ci sarà il mio studio di avvocato e l’appartamento del giovane Tito».
Gullotta sarà impegnato sul set fino al termine dell’estate, poi tornerà sui palcoscenici teatrali con la ripresa del fortunato atto unico Prima del silenzio: «Un grande testo attualissimo di Patroni Griffi che è stato anche l’ultima interpretazione di Romolo Valli – racconta – Sono contento di tornare a lavorare in Sicilia, a Palermo, in una città in cui c’è una rinascita teatrale».
Guadagnino a Pantelleria cast internazionale
Se ne parla già da anni, ma il progetto sembrava rimandato e forse accantonato. Luca Guadagnino, dopo il successo internazionale del suo film Io sono l’amore stava lavorando a un film in lingua inglese con una produzione internazionale da girare a Pantelleria. Il film, con un mega budget di 30 miloni di dollari, e ancora senza un titolo, è stato definito dal regista come «un inno rock ’n’ roll sul sesso, l’amore, l’omicidio e la salvezza emotiva: un’immersione nelle leggi del desiderio tra uomo e donna, dove uno più uno fa quattro nella selvaggia isola di Pantelleria, sperduta nel Mediterraneo».
Il progetto sembra in dirittura d’arrivo e Studiocanal sta finanziando le immagini e la presentazione da distribuire in Francia, in Germania, nel Regno Unito, Nuova Zelanda e Australia. Nel cast dovrebebro esserci Ralph Fiennes, Tilda Swinton (premio Oscar nel 2008), Margot Robbie e Matthias Schoenaerts. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe trattarsi di una sorta di remake o di ispirazione de “La Piscina”, il film del 1969 con Alain Delon e Romy Schneider.
Montalbano e i migranti, due film a settembre
Inizierà a girare a Lampedusa a settembre il regista Gianfranco Rosi che ha vinto il Leone d’oro a Venezia per Sacro Gra. «Voglio raccontare le storie dell’isola e dei lampedusani, al di là dell’emergenza della tragedia, di cui però si sente la presenza, come un’eco. L’Istituto Luce mi ha invitato a realizzare un cortometraggio su Lampedusa ma ho capito subito che un corto non sarebbe bastato, serviva un film. Di Lampedusa ci sono arrivate tantissime immagini, ma pochissime storie, l’isola rischia di essere vista come un contenitore e i lampedusani come comparse», ha spiegato il regista. Il film sarà prodotto da Rai Cinema, Luce Cinecittà, Avventurosa e in co-produzione con la Francia.
A settembre nel Ragusano cominceranno anche le riprese della fiction più amata e attesa della tv, quel Montalbano di Andrea Camilleri che ha portato la luce della Sicilia nelle tv di mezzo mondo e ha reso i luoghi del set vere attrazioni turistiche. Stavolta si tratta de Il giovane Montalbano, prequel di successo con Michele Riondino.