Lo studio
La quercetina può bloccare il virus Si trova in capperi cipolla e radicchio
Milano. Identificata una molecola di origine naturale capace di bloccare in maniera specifica il virus SarsCoV2: si chiama quercetina, è contenuta in vegetali comuni come capperi, cipolla rossa e radicchio, ed è in grado di destabilizzare una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus. Lo dimostrano test in vitro e simulazioni al computer in uno studio condotto dall’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Cosenza con un gruppo di ricercatori di Saragozza e Madrid.
I risultati, pubblicati su International Journal of Biological Macromolecules, potrebbero aprire la strada allo sviluppo di nuovi farmaci antivirali specifici per Covid-19. La quercetina, infatti, può essere facilmente modificata per sviluppare una molecola di sintesi ancora più potente, grazie alle piccole dimensioni e ai particolari gruppi funzionali presenti nella sua struttura chimica. Poiché non può essere brevettata, chiunque può usarla come punto di partenza per nuove ricerche.
«Test in vitro hanno dimostrato che la quercetina è la più attiva tra 150 molecole candidate: le nostre simulazioni al calcolatore – afferma Bruno Rizzuti del Cnr – hanno poi dimostrato che la quercetina si lega esattamente nel sito attivo della proteina 3CLpro, impedendole di svolgere correttamente la sua funzione: è la pistola fumante che cercavamo». Al momento «questa molecola, non ancora ottimizzata, è già alla pari dei migliori antivirali a disposizione contro il coronavirus, nessuno dei quali è tuttavia approvato come farmaco. La quercetina ha una serie di proprietà originali e interessanti dal punto di vista farmacologico: è presente in abbondanza in vegetali comuni come capperi, cipolla rossa e radicchio ed è nota per le sue proprietà anti-ossidanti, anti-infiammatorie, anti-allergiche, anti-proliferative. Sono note anche le sue proprietà farmacocinetiche ed è ottimamente tollerata dall’uomo».
Nelle isole Eolie si esulta per le grandi coltivazioni di capperi che da Lipari e Salina vengono esportati in tutto il mondo. L’Unione Europea – tra l’altro – ha riconosciuto la Dop accogliendo l’istanza dell’associazione «Cappero delle isole Eolie Dop», presieduta dal liparoto Aldo Natoli che già esulta per il previsto «boom» di richieste. Il presidente degli albergatori di Salina Giuseppe Siracusano ha commentato: «Il cappero ci salverà».