La Procura sequestra il viadotto crollato e i sindaci lanciano l’allarme: «Siamo isolati»

Di Fabio Russello / 09 Luglio 2014

La Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto il sequestro del viadotto «Petrulla», tra Licata e Ravanusa, crollato lunedì mattina a causa, probabilmente a causa del cedimento delle travi in cemento armato che sostenevano la campata collassata. I carabinieri della Compagnia di Licata su disposizione del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Carlo Cinque hanno quindi apposto i sigilli alla infrastruttura. Stamattina invece si è svolto il sopralluogo dei periti nominati dalla Procura di Agrigento, il professore Rosario Colombrita ed il professore Antonio Badalà, entrambi dell’Università di Catania.
I PERCORSI ALTERNATIVI. La Prefettura ha reso noti i percorsi alternativi da e per i comuni di Ravanusa e Campobello di Licata – strada statale 115.
Percorso A) per tutti i veicoli provenienti da Gela e da Licata, compresi i mezzi pesanti con massa superiore alle 3.5 tonnellate: Ss 115, uscita Butera, Ss 626, uscita Riesi, Ss190.
Percorso B) per tutti i veicoli provenienti da Agrigento, compresi i mezzi pesanti con massa superiore alle 3.5 tonnellate: Ss 115, Ss 640, uscita Canicattì nord, Ss122 ter, Ss123, Ss644.
Percorso C) solamente per i veicoli con massa inferiore alle 3.5 tonnellate: Ss115, uscita Naro, Ss576, Ss410/dir, Ss123 mediante viabilità comunale di Canicattì, Ss644.
Percorso D) solamente per i veicoli con massa inferiore alle 3.5 tonnellate: Ss115, uscita Campobello di Licata al Km 216, Sp63b, Sp46, Sp12, Sp59, Ss644.

I SINDACI ALLARMATI. Il vice sindaco di Licata, Angelo Cambiano, ha espresso grande preoccupazione per le ricadute economiche che il cedimento strutturale avrà sulla città. «Già a partire dal prossimo week end – dice – potremo testare quanta gente rinuncerà a venire al mare a Licata. Sui nostri lidi arrivano gli abitanti di Ravanusa, Campobello di Licata, Canicattì, Sommatino, Delia e Riesi. Tutta gente che percorreva proprio quel ponte». All’allarme si sono uniti anche i sindaci di i sindaci di Ravanusa e Campobello di Licata, Carmelo D’Angelo e Gianni Picone, che hanno chiesto di valutare la proposta di realizzare una strada, sul terreno accanto al ponte crollato, di circa 300 metri per bypassare il cedimento e riprendere la statale
«Il crollo si ripercuoterà sull’economia locale, visto che i territori non hanno altre arterie similari – ha detto il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo – Sappiamo che i vertici di Anas stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione. L’idea di creare un bypass sulla statale è al vaglio delle ipotesi ed è già annoverata come una possibilità». «Con questo crollo siamo isolati – ha detto il sindaco di Campobello di Licata Gianni Picone – poichè anche la Ss 123 ha problemi ed è parzialmente chiusa. I mezzi pesanti non potranno circolare visto che la Ss123 è interdetto il transito a questi tipi di mezzi.

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Pubblicato da:
Redazione
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