La "prima" del Bellini tra freddo e pellicce
La “prima” del Bellini tra freddo e pellicce
Di scena la Fedra di Paisiello. Prima morigerata e senza eccessi, con tante pellicce ma anche qualche piumino / GALLERY
CATANIA. Una “prima” in pelliccia. Troppo freddo (5 i gradi registrati alle 21) per osare scollature e abiti leggeri e svolazzanti al debutto della Fedra di Paisiello. Qualcuna c’è riuscita ma ancor prima di “scoprirsi”, per l’arrivo al Bellini, la pelliccia è stata quasi d’obbligo. Il “lungo” non sempre basta ad una prima importante che si proponeva come «la rinascita culturale di una città che ha bisogno di riscatto e risveglio». E così qualche spalla scoperta si è vista anche ieri sera, nonostante le temperature in picchiata.
Una prima comunque morigerata, senza eccessi: tra le tante pellicce anche qualche piumino (forse più coprente) e vestiti poco sfavillanti. Poco lurex, a parte qualche eccezione (un lungo, scollato interamente dorato) e soltanto un tocco di rosso tra la platea e i palchi. Tra i look da “prima”, sul podio sempre “la signora dei costumi di scena”, la stilista catanese Mariella Gennarino con sontuoso abito dalla fantasia un po’ barocca (fortemente ispirata all’opera?) ricoperto da coprispalla in pizzo color crema.
Tra le lady spiccava anche Martina Santese, assistente del direttore artistico Nicolosi, in rigoroso lungo nero con trasparenze e merletto sul corpetto. Eleganza di rigore anche per i signori uomini dell’atteso debutto. In smoking, già all’ingresso del teatro, a fare gli onori di casa il sovrintendente del Bellini, Roberto Grossi, il direttore artistico Francesco Nicolosi, il sindaco di Catania, Enzo Bianco, che si è intrattenuto con i pochi colleghi politici presenti (l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, la presidente del Consiglio Comunale di Catania, Francesca Raciti).
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