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La Commissione Ue apre unindagine sul dumping cinese per lalluminio
ROMA (ITALPRESS) – “Uniniziativa opportuna a tutela di un intero comparto”. FACE (Federation of Aluminium Consumers in Europe), associazione che difende gli interessi delle aziende europee che operano nelle trasformazioni, lavorazioni ed applicazioni delle leghe di alluminio, ha accolto con favore la decisione della Commissione europea di avviare unindagine su presunte importazioni in dumping di estrusi in alluminio dalla Cina. Lindagine determinera se barre, profilati, cavi e tubi prodotti in Cina sono venduti nellUe sottocosto e se le importazioni oggetto di dumping hanno causato un danno allindustria europea. La procedura avviata dalla Commissione europea e totalmente in linea con la visione di FACE e le azioni che la Federazione porta avanti da oltre ventanni a sostegno dellindustria europea, difendendo gli interessi di tutto il settore dellalluminio a valle: produttori di semi-lavorati, di getti di fonderia, di parti e componenti di alluminio lavorato e dei consumatori finali. “La nostra associazione – spiega il segretario generale di FACE, Mario Conserva – considera la overcapacity cinese come una tema di priorita fondamentale a livello mondiale, poiche e utilizzata per inondare lEuropa con enormi quantita di prodotti esportati in dumping che danneggiano gravemente la nostra industria”. Secondo uno studio commissionato da FACE allUniversita “LUISS Guido Carli” di Roma e pubblicato nel 2019, la crescita delle importazioni nellUE di alluminio semi-lavorato e dovuta in gran parte alle esportazioni cinesi sostenute dallo Stato. Lindustria europea dellalluminio, composta per il 95% da Piccole e Medie Imprese di trasformatori a valle, si trova quindi ad affrontare una sfida senza precedenti che mette a repentaglio la sopravvivenza del settore. “E necessario – chiarisce Conserva – che lUnione europea intraprenda azioni coraggiose e incisive per sostenere lintera catena del valore dellalluminio europeo. FACE sostiene tutte le iniziative finalizzate a eliminare le attuali distorsioni artificiali del mercato, le misure anti dumping sono un ottimo passo ma dobbiamo assolutamente risolvere il problema di base, il dazio allimportazione dellalluminio grezzo che e la nostra materia prima, una misura inaccettabile che genera distorsioni ed un prezzo artificialmente piu elevato per il settore di circa 1 miliardo di euro allanno. Sarebbe una grave contraddizione chiedere da una parte misure antidumping contro la concorrenza sleale che ci danneggia con prezzi artificialmente piu bassi e dallaltra mantenere una struttura tariffaria di importazioni che aumenta artificialmente il costo della nostra materia prima”. (ITALPRESS). sat/com 17-Feb-20 11:46