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La Business Transformation abilitata dalla rivoluzione digitale: tutti i vantaggi per le imprese

Di Redazione |

(Adnkronos) –

Roma, 1 Giugno 2021. Le aziende attraversano percorsi di continua trasformazione, coniugando l’innovazione ed evoluzione di prodotti e servizi con il necessario cambio dei modelli operativiinterni. Per vincere queste sfide continue e gestire la complessità che ne deriva, le aziende devono adottare un approccio progettuale multidisciplinare pragmatico, in cui visione, progettazione ed esecuzione si susseguono senza discontinuità.

Con il termine business transformation si intendono tutti gli approcci, le strategie e i nuovi modelli di business stabiliti per adeguare la propria impresa al presente e, di conseguenza, al futuro. In quest’ottica, come si vedrà ampiamente, i servizi di consulting giocano un ruolo cruciale nel supportare le imprese ad attuarli.

Nell’ultimo anno, mentre la pandemia da Coronavirus sollecitava la trasformazione digitale in tutto il mondo, piccole aziende familiari, grandi organizzazioni internazionali e persino il mondo della pubblica amministrazione sono state chiamate ad accelerare la revisione del proprio modo di fare business, per adattarsi alle dinamiche del mercato in evoluzione.

Una strategia vincente di business transformation deve includere e valutare le priorità da tenere in considerazione.

Non più, dunque, solamente i prodotti e i servizi offerti: ma tutto ciò che fa ed è l’impresa, quell’insieme di valori, processi e strumenti che scandiscono la quotidianità dell’organizzazione. Accanto all’aspetto puramente tecnologico, infatti, l’evoluzione implica una serie di valutazioni strategiche relative al capitale umano, all’operatività e alle performance necessarie per ottenere i benefici attesi.

La digital transformation aiuta la business transformation

Entrando nel merito della questione, si comprende come sia la digital transformation ad abilitare la business transformation. Il motivo è presto spiegato: tra le 3 componenti fondamentali di questo approccio, un posto di prestigio è occupato proprio dalla nozione di digitalizzazione.

Ecco i tre pilastri della business transformation da conoscere per adottare una strategia proficua:

– Le persone, ovvero il capitale umano che rappresenta il cuore dell’azienda;

– I processi, da intendere come i meccanismi che governano l’attività aziendale;

– La tecnologia, le strumentazioni all’avanguardia utili per aumentare l’efficienza del lavoro.

Solamente la continua ricerca dell’equilibrio tra questi tre mondi, indipendenti ma strettamente connessi tra di loro, è in grado di dare vita a una realtà al passo coi tempi e, in maniera conseguenziale, orientata verso il futuro.

Business transformation: tutti i vantaggi per le imprese

Se approcciata nel modo corretto – magari prevedendo un supporto dai servizi di consulting da realtà specializzate -, la business transformation offre enormi opportunità di successo.

Di seguito, sono riportati 6 benefici fondamentali della business transformation:

– Valorizzazione delle risorse umane: mettendo al centro la persona, l’organizzazione diventa l’ambiente ideale in cui accrescere le competenze e promuovere la partecipazione attiva;

– Miglioramento della soddisfazione del cliente: un ambiente di lavoro attento alle esigenze dei lavoratori influenza (positivamente) le relazioni con i clienti e il grado di soddisfazione degli stessi;

– Miglioramento della competitività aziendale: non è eccessivo identificare un modello di business focalizzato sul capitale umano e su quello tecnologico come l’ago della bilancia in grado di fare la differenza sul mercato, a discapito dei competitor;

– Miglioramento dell’efficienza della cooperazione interna: individuare dei leader che hanno il compito di guidare la migrazione verso approcci di business digitali e innovativi, permette di colmare la distanza tra le diverse realtà dell’azienda, supportando la comunicazione e la collaborazione interna;

– Sviluppo di una cultura basata sui dati: la business transformation si fonda sostanzialmente sulla cultura dei dati. Sono i numeri a guidare le scelte, le cifre a indicare la via da intraprendere. In questo modo, è facile analizzare l’andamento dell’organizzazione, cosa sta funzionando e, allo stesso modo, quali sono le azioni correttive da mettere in atto per cambiare rotta;

– Valorizzazione dell’automazione aziendale: digitalizzare i flussi di lavoro e adottare strumentazioni di business intelligence significa automatizzare le attività aziendali per ridurre i costi, dimezzare le inefficienze e ottimizzare i processi.

Gli ostacoli che bloccano la digitalizzazione in azienda: conoscerli per superarli

Nonostante i benefici che assicura, esistono alcune barriere che, ancora oggi, stanno rallentando labusiness transformation. La prima relativa a quel cambiamento di mentalità e cultura di cui non tutte le organizzazioni sembrano pienamente consapevoli.

Rinnovare i propri modelli di business, rivederli costantemente per inglobare le nuove spinte provenienti dall’esterno oltre che dall’interno, infatti, richiede una cultura orientata all’adattamento. Una cultura che faccia dalle dinamicità il proprio punto di forza. Il percorso non termina mai, non esiste una destinazione: ogni giorno, valori, princìpi e attività vengono messi in discussione con l’obiettivo di rimanere coerenti e aprirsi all’innovazione.

In questo senso, il servizio di consulting appare la soluzione più semplice per accompagnare ilcambiamento tecnologico a quello culturale e creare un ambiente in cui talenti e competenze si integrino perfettamente alle specificità operative dell’organizzazione.

Oltre all’incapacità di creare una mentalità adeguata, tra gli altri ostacoli che bloccano la business transformation nelle organizzazioni si possono annoverare:

– La mancanza di un vero e proprio supporto manageriale;

– L’assenza di una visione strategica trasparente e condivisa, sul breve e sul lungo periodo;

– Budget inadeguati per promuovere la migrazione verso strumentazioni tecnologie all’avanguardia;

– La sottovalutazione dell’importanza della formazione dei dipendenti e della compartecipazione degli stessi al cambiamento;

– L’assenza di una mentalità data driven.

Conoscere questi limiti è il primo passo per superarli, il punto di partenza per dare valore alla propria realtà aziendale.

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