Incidente Ruscica, questura dispone funerali privati Giarrusso in Aula: «Non viviamo in un narcostato»

Di Carmela Marino / 03 Novembre 2016

ROMA – «Trasformare il funerale di un ragazzo in una esibizione di forza ed illegalità è inammissibile ed intollerabile. Catania non è una città sudamericana e noi non viviamo in un narcostato, ma in uno Stato di diritto. Una città civile non merita questo affronto». E’ quanto afferma il senatore M5S Mario Michele Giarrusso, componente della Commissione Antimafia, in merito ai funerali di Eugenio Ruscica il ragazzo di 16 anni, figlio di un pregiudicato, morto tragicamente venerdì sera a Catania. Da quanto appreso e raccontato da Giarrusso in Aula, i negozi di un intero quartiere di Catania sono stati costretti a chiudere le saracinesche tutto il giorno in segno di lutto, in concomitanza dei funerali del ragazzo.


«Sono intervenuto appena venuto a conoscenza dei fatti in Aula – ha detto il senatore – chiedendo l’intervento del Ministero dell’Interno, affinchè venga impedito questo scempio annunciato. Non si scriva domani che non si sapeva e che si è rimasti sorpresi e indignati.

E’ adesso che lo Stato deve dimostrare chi comanda a Catania; domani si potranno cercare solo i responsabili. E’ adesso che si deve dimostrare che a Catania l’illegalità e la mafia non la fanno da padroni. Chiederemo conto, a tutte le autorità preposte, di quanto accaduto e sopratutto di quanto accadrà più tardi. Speriamo di non doverci vergognare della nostra città». 

Lo stesso Giarrusso ha poi comunicato che i funerali del ragazzo, previsti per oggi,  saranno celebrati domani mattina in forma privata. Lo ha disposto la Questura di Catania per motivi di ordine pubblico.

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Redazione
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