MILO (CATANIA) – Apre la 38sima edizione di ViniMilo 15 giorni di eventi, degustazioni di cibo e vino convegni sull’agroalimentare in un itinerario tra vigneti, prodotti tipici, vini, sculture naturali della lava dell’Etna alberi multicentenari come il castagno dei cento cavalli e l’ilice di Carrino. Il calendario di appuntamenti comincia domenica 26 agosto, termina il 9 settembre, e oltre alle cene-degustazioni (con acquisto on line del ticket e rilascio di QRCode per semplificare la partecipazione degli ospiti) e agli approfondimenti tecnico-scientifici su rossi, bianchi, bollicine, vigne «vulcaniche», paesaggi Unesco, progetti comunitari, olii d’oliva e formaggi, ViniMilo 2018 dedica un focus specifico ai 50 anni della Doc Etna, denominazione istituita nell’agosto del 1968 per la produzione, con vitigni autoctoni, di etichette di Rosso, Rosato, Bianco e Bianco superiore (quest’ultimo esclusiva del territorio di Milo). Famiglie ed escursionisti sono attesi nei due weekend (1/2 e 8/9 settembre, sabato 18.30-240, domenica dalle 10.30-24) quando Milo aprirà piazze e vicoletti alle degustazioni di vini d’autore «made in Etna» da scegliere fra decine di etichette; e ancora cibo di strada, presìdi Slow Food da tutta la Sicilia, mercatini bio e a km zero, gli artigiani al lavoro con i “mestieri di una volta” e musica dal vivo.
Alle 19, la scalinata di Largo dei Mille ospiterà nei due weekend l’Enoteca letteraria, spazio per autori ed editori con libri dedicati al mondo del vino. Nelle due domeniche, alle 9 del mattino, escursioni nei boschi con le guide del CAI; domenica 26, ore 9.30, partenza per il rally touring del 10cimo motoraduno ViniMilo che ogni anno raduna un centinaio di bikers fra i tornanti dell’Etna. «Un calendario articolato, quello della ViniMilo 2018 – dice il sindaco di Milo, Alfio Cosentino – che accontenta differenti target di pubblico: produttori, winelovers e naturalmente famiglie alla ricerca di sapori genuini e percorsi nella natura dell’Etna. Quest’anno ci sarà il confronto con il Piemonte e il suo Barolo e la seconda edizione dei “Volcanic Wines”, con degustazioni di vini prodotti su terreni vulcanici di altre cinque regioni italiane».