Immigrazione, nel 2016 record di migranti: arrivati in 181 mila, la metà è approdata in Sicilia

Di Redazione / 05 Gennaio 2017

Boom di sbarchi sulle coste italiane e di migranti ospitati nelle strutture del sistema di accoglienza. Il 2016 si è chiuso su questi due fronti con numeri da record. Ed un altro dato è schizzato decisamente in alto: quello dell’arrivo di minori non accompagnati.

I migranti sbarcati nel 2016 sono stati 181.436, circa il 18% in più dell’anno precedente (153.842) e oltre il 6% in più del 2014 che pure aveva registrato 170.100 arrivi. Diversamente dagli anni passati, il picco c’è stato a ottobre, con numeri (27.384) tre volte superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2015 (8915). I bambini e i ragazzi giunti in Italia da soli sono stati il doppio del 2015: 25.772 a fronte di 12.360.

Le traversate di chi cerca un futuro migliore hanno avuto come approdo soprattutto i porti della Sicilia. Il record va ad Augusta dove sono giunti 25.624 migranti; seguono Pozzallo (18.970),Catania (17.989), Messina (15.188) e Palermo (15.083). Mentre per quanto riguarda la nazioni di provenienza, la maggior parte degli stranieri arrivati viene dalla Nigeria (37.551); 20.718 invece dall’Eritrea, 13.342 dalla Guinea, 12.396 dalla Costa d’Avorio e 11.929 dal Gambia.

Sul fronte dell’accoglienza il balzo in avanti è stato ancora più significativo, con 176.554 migranti presenti nel sistema a fronte dei 103.792 del 2015 e soprattutto dei 22.118 del 2013. La gran parte (137.218) sono ospitati nelle strutture temporanee, 23.822 negli Sprar (il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati),14.694 nei Centri di prima accoglienza, 820 negli hot spot.

Il primato dei migranti accolti è della Lombardia (23.046), cioè il 13%,seguita da Lazio (14.886), Piemonte (14.347) Veneto (14.224),Campania (14.312) e Sicilia (14.076), tutte attestate all’8%. Nella fascia del 7% ci sono invece Toscana (12.456), Emilia Romagna (12.259) e Puglia (12.136). Fanalino di coda la Valle d’Aosta (288, cioè lo 0,2%).

Restano invece al palo i ricollocamenti previsti dal piano Juncker: solo 2654 profughi sono stati trasferiti dall’Italia verso altri Paesi europei in oltre un anno, contro i 40mila previsti in 2 anni. Su altre 1394 richieste partite dall’Italia si attende la decisione dello Stato membro individuato, mentre per ulteriori 1122 che hanno superato il vaglio manca solo l’effettivo trasferimento dei migranti.

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