Immigrazione, le polemiche politiche non fermano l’operazione Mare Nostrum

Di Redazione / 12 Giugno 2014

ROMA – «Andiamo fieri dell’operazione Mare Nostrum che ha premesso di soccorre 39mila migranti». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, intervenendo al Senato in merito alle mozioni presentate su Mare Nostrum, stronca sul nascere le polemiche politiche sull’operazione della Marina Militare costretta quotidianamente a soccorrere tanti migranti che attraversano il Canale di Sicilia per raggiungere l’Europa dalle coste africane.

Rifugiati, non clandestini. «L’80% dei migranti arrivati in Italia – ha detto il sottosegretario – hanno le caratteristiche per essere considerati rifugiati, non clandestini». E poi ha spiegato: «Il parere del governo è fortemente contrario alle mozioni che chiedono la sospensione dell’operazione Mare Nostrum». Ma – ha aggiunto – «il governo è assolutamente concorde con molti degli elementi emersi nelle mozioni per migliorare e anche superare la missione Mare Nostrum, nel senso di renderla pienamente europea e non più una missione emergenziale».

Delrio ha quindi definito «prioritaria» la collaborazione con la Libia. «Non è vero – ha osservato – che stiamo “semplicemente” salvando vite umane: stiamo cercando di ricostruire la capacità libica di gestire il fenomeno migratorio anche nel settore dell’accoglienza, attraverso iniziative di capacity building che si affiancano al consistente impegno in termini di fornitura di mezzi e di materiali per la lotta al traffico di migranti.

E gli sbarchi non si fermano.
Intanto la Marina Militare ha reso noto che la nave Chimera, la notte scorsa, è intervenuta nel Canale di Sicilia in soccorso di un’imbarcazione in difficoltà imbarcando 105 migranti, tutti uomini.

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