Immigrazione, «in tre giorni oltre 600 morti»
Immigrazione, «in tre giorni oltre 600 morti» L’Unhcr: «Crisi umanitaria senza precedenti»
Angelina Jolie: «Troppe vittime nel Mediterraneo, svegliamoci»
ROMA – Tra 589 e 639 persone: è il bilancio, dell’Unhcr, delle persone morte o disperse nei cinque naufragi avvenuti nel Mediterraneo durante il week end. Si tratta di stime, precisa l’Unhcr, non confermate, soprattutto per quanto riguarda i dispersi, perché spesso vengono forniti da testimoni – cioè gli stessi sopravvissuti – e quindi non verificabili. «È una crisi umanitaria senza precedenti» ha affermato in un tweet la portavoce in Italia dell’Unhcr, Carlotta Sami. Il primo naufragio, ricostruisce l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, è avvenuto venerdì 13 settembre al largo di Malta, con un bilancio di 9 sopravvissuti e 300 dispersi. Il secondo, nello stesso giorno davanti alle coste egiziane, con 15 morti e 72 sopravvissuti. Poi, sempre venerdì scorso, davanti alle coste della Libia, da un altro naufragio sono stati recuperati tre cadaveri e 99 sopravvissuti. Sabato 14, il secondo naufragio davanti alle coste libiche, con un bilancio drammatico: 45 cadaveri recuperati – tra cui quelli di sei donne – e 75 sopravvissuti. Infine, sempre sabato e, al largo della Libia, l’ultimo naufragio con 26 morti e altrettanti sopravvissuti. ANGELINA JOLIE A MALTA «La portata di questa crisi impone a tutti noi di svegliarci. C’è un legame diretto tra i conflitti in corso in Siria e altrove, e l’aumento delle morti in mare nel Mediterraneo. A meno che non si affrontino le cause profonde di questi conflitti, il numero di rifugiati destinati a morire o a non trovare protezione continuerà ad aumentare». Sono le parole dell’inviata speciale dell’Unhcr Angelina Jolie che ieri, insieme all’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati António Guterres, ha visitato il quartier generale del soccorso navale a Malta.. Oltre a esprimere preoccupazione riguardo la sostenibilità dell’operazione italiana Mare Nostrum, i due hanno chiesto maggiori sforzi da parte degli stati europei affinché si impegnino nelle operazioni di salvataggio e nella riduzione delle morti in mare. Solo quest’anno più di 2.500 persone sono annegate o scomparse tentando la traversata, di cui oltre 2.200 dall’inizio di giugno. Sono 130.000 le persone arrivate via mare in Europa dall’inizio dell’anno, più del doppio dei 60.000 registrati nel 2013. L’Italia ha ricevuto oltre 118.000 arrivi, la maggior parte dei quali soccorsi in mare dall’Italia nel contesto dell’operazione navale Mare Nostrum.