All’età di 13 anni, il trasferimento da Fier (Albania), sua città nativa, a Bari con madre, fratello e sorella, dopo aver chiuso una serie di rapporti conflittuali verso il padre. Parallelamente inizia una nuova pagina nella vita di Ermal Meta, polistrumentista e ultimo rappresentante di quella canzone italiana che si muove in equilibrio tra pop e reminiscenze d’autore.
Cresciuto a pane e musica, la madre strumentista classica, ha diluito la sua formazione classica per avvicinarsi all’ambientazione moderna. La prima esperienza lo vede all’interno di un progetto firmato da Caterina Caselli, “Ameba 4”, esauritosi nel giro di pochi mesi.
La successiva tappa si chiama “La Fame di Camilla”, gruppo nato in quel di Bari, che dà alla luce ben tre album, base necessaria per la percezione di una carriera persona e autonoma, nata dopo aver griffato con la propria stilografica, acquarelli per Francesco Renga, Marco Mengoni,Francesco Sarcina, Emma.
Il clou arriva dopo l’accesso al gran bazar della canzone italiana, nell’anno di grazia 2017, esponendo al pubblico “Vietato Morire”, scrittura che da titolo all’omonimo album contenente “A parte te”, elegante ballata d’autore.
Da quel momento raccontare la vita di Ermal Meta è cronaca popolare quotidiana, dove si erge la vittoria al Sanremo 2018 insieme a Fabrizio Moro per la simbiosi di “Non mi avete fatto niente”.
Il presente scandisce le note di un interessante tour per le strade d’Italia, un gemellaggio raffinato creato da un’ensemble acustico specializzato nelle riletture di repertorio naif, ( vedi De Andrè, La Crus), prerogativa per il Gnu Quartet, che vede all’orizzonte la prossima esaltante partecipazione ai concerti estivi del principe “Francesco De Gregori”.
Ermal Meta sarà presente al Teatro Metropolitan di Catania, lunedì 11 febbraio e il giorno successivo, martedì 12 Febbraio Palermo, Teatro Al Massimo. La date sono organizzate da Nuccio La Ferlita per Puntoeacapo concerti.