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Il sindaco di Messina alla festa di Dario Fo a spese del Comune: è bufera
MESSINA – Per ora solo una valanga di polemiche soprattutto sui social, ma Forza Italia spera nella Corte dei Conti per «inchiodare» il sindaco di Messina. In un dossier l’opposizione ha raccolto ricevute e scontrini che Renato Accorinti, ‘no Pontè e pacifista arcobaleno con l’ambizione della lotta agli sprechi, s’è fatto rimborsare dall’amministrazione comunale al ritorno da quella che lui considera «una missione» ma che per Forza Italia è «una vergogna».
Il terreno di scontro è la festa di compleanno di Dario Fo. Il Nobel per la letteratura ha festeggiato i 90 anni lo scorso 24 marzo. E tra gli ospiti, nel teatro ‘piccolo studio Melatò, c’era anche Accorinti. Il giorno prima, il sindaco aveva scritto una nota agli uffici comunicando la sua missione a Milano «per partecipare alla serata organizzata in occasione del 90mo compleanno di Dario Fo», si legge nel documento. Al ritorno, il sindaco ha consegnato gli scontrini delle spese al suo staff che li ha girati agli uffici.
A distanza di cinque mesi, quelle ricevute sono state raccolte dal consigliere Pippo Trischitta (Fi) che ora grida allo scandalo. «Era una festa privata fatta in un teatro, cosa c’entra il comune di Messina – attacca il consigliere – Quelle del sindaco sono spese personali, lui le ha caricate sui cittadini. E pensare che guadagna 7.600 euro al mese».
Nell’elenco ci sono i costi per l’aereo (364 euro andata e ritorno), tre scontrini da 1 euro per tre caffè, una cioccolata (4,80 euro), l’alloggio (54 euro) e un pasto con bufalotta e birra (14,80 euro). «Accorinti prese l’aereo per andare al compleanno mentre il comune era assediato da chi non percepiva stipendi da mesi perché mancava il bilancio di previsione», ricorda il consigliere azzurro. Che poi cita il caso di Giuseppe Buzzanca (An), l’ex sindaco di Messina decaduto dopo la condanna per peculato d’uso; la Cassazione lo condannò per aver usato l’auto blu durante il suo viaggio di nozze, quando era presidente della Provincia di Messina, otto anni prima di diventare sindaco. «Se oggi al posto di Accorinti ci fosse stato Buzzanca sarebbe stato lapidato – sostiene il consigliere Trischitta – Io sono di destra, Buzzanca sbagliò e giustamente venne condannato».
Il sindaco non ci sta, ricorda che proprio con la sua gestione «le spese di rappresentanza sono state tagliate del 96%». «Io non vado ai compleanni neppure al mio – replica Accorinti -. Fo è un premio Nobel, non era una festa ma una giornata importante e ha chiamato chiaramente persone a lui vicine. Sono andato per mantenere rapporti». E ricorda che Dario Fo in occasione di un suo spettacolo a Taormina regalò 1.200 biglietti al comune di Messina: «Rinunciò a parte degli incassi per consentire a tante persone di assistere gratuitamente allo spettacolo e noi gliene siamo grati». Ma sui social la polemica è aperta. Soprattutto per quei caffè da 1 euro, caricati sul bilancio del Comune. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA