AGRIGENTO – La città dei Templi ci ha abituato a queste vicende pirandelliane ma – come si suol dire – al peggio non c’è mai fine. E siamo arrivati al punto che il leader degli abusivi della Valle dei Templi, il consigliere comunale di Agrigento Michele Mallia, accusa il Parco archeologico di abusivismo e chiede al commissario straordinario del Comune, alla Procura, al prefetto e al presidente della Regione, di far abbattere le biglietterie poste all’ingresso della Porta V in piena area monumentale.
Sembra un paradosso ma è invece l’iniziativa di questo vulcanico consigliere comunale indipendente (e per qualche mese pure assessore comunale con Marco Zambuto) che da anni difende i diritti degli abusivi della Valle dei Templi sostenendo la tesi secondo cui molte case non sono illegali perché non sono state costruite nel perimetro delle antiche mura di Akragas, ma molto più in là, benché siano all’interno del Parco arghologico.
Ora, secondo Mallia, «le biglietterie di Porta V sono state realizzate senza permesso di costruzione su suolo comunale e vanno quindi abbattute». Una questione che già da tempo è stata peraltro chiarita dalla Regione che, diversi mesi fa, dopo i rilievi del Comune, aveva spiegato che non via era alcun abuso in quanto la competenza autorizzativa non era del Comune ma, appunto, del Parco archeologico. Mallia dice che «non spetterebbe al Consiglio del Parco rilasciare titoli edilizi» e inoltre il «luogo in cui sono state costruite le strutture ricade in un’area del Parco di inedificabilità assoluta che prevede il divieto di eseguire nuove costruzioni, impianti e in genere opere di qualsiasi specie anche se provvisorie».
Ma per Mallia nella Valle tutto sembra abusivo, fuorché le case: secondo lui infatti sono privi di autorizzazione i nuovi marcipiede della via Panoramica dei Templi, il sottopasso per accedere nell’area del Tempio dei Dioscuri e la passerella che unirà l’area del Tempio di Ercole con quella del Tempio di Giove.