Il Comune proroga il bus Movida Proteste contro piazze parcheggio
Il Comune proroga il bus Movida Proteste contro piazze parcheggio
Il servizio durerà almeno fino al 18 gennaio e l’Amministrazione ha promesso guerra ai parcheggiatori abusivi che presidiano piazza Carlo Alberto
Movida, in funzione fino al 18 gennaio il parcheggio di piazza Carlo Alberto con annesso il servizio di bus navetta Movida. Il servizio – come ha spiegato il Comune – è stato prorogato fino al 18 gennaio prossimo. Rimarrà in funzione il parcheggio di piazza Carlo Alberto con annesso il servizio di bus navetta. L’amministrazione ha aggiunto che il progetto mira anche a combattere gli abusivi e mettere più ordine. Il servizio funziona dalle 21,00 alle 3,00 e sarà di 2 euro il prezzo del biglietto integrato che dà diritto a fruire sia del parcheggio sia del servizio di navetta per un’intera serata di utilizzo. «L’operazione – spiega il Comune – va incontro alle esigenze dei tanti giovani, e non solo, che affollano il centro nelle ore serali e renderà la zona meno caotica». Il punto fermo è quello di combattere gli abusivi e dare più ordine alla Movida. I residenti della Zona a Traffico Limitato possono parcheggiare gratuitamente sia in piazza Carlo Alberto sia nelle vie dove sarà prevista la sosta notturna, sempre dalle 21 alle 3, con una tariffa, sempre per i non residenti, complessiva di 2 euro. Le strade dove ci sono gli stalli di sosta notturna sono: Via Dusmet (15 stalli), piazza Duca di Genova (6), piazza San Placido (6), via Coppola (8), via Gambino (3), via Puccini (4), via San Gaetano (16), via Spadaccini (10), via Gravina (14), via Gulli (7), piazza Caduti del mare (3), via Rabbordone (28), via Calì (40), via Perrone (3), via Porta di ferro (13), via Vecchio Bastione (9), via Vecchia Dogana (4), Via Carnazza Amari (5), via San Tommaso (4), via San Lorenzo (7), via Anzalone (2), via Alessi (4). Quelli in piazza Carlo Alberto saranno 192. Questo per quanto riguarda i nuovi stalli che in totale saranno 403. Quelli già esistenti nella normale tariffazione nelle ore diurne assumeranno anche quella notturna e si trovano in: via Lavandaie, via Museo Biscari, via Vittorio Emanuele II, piazza Cutelli, via San Giuseppe al Duomo, via Sangiuliano, piazza Manganelli, via Coppola, via Manzoni, via Montesano, via Paternò, via Caff, via San Michele, via Gambino, corso Sicilia, via Luigi Rizzo, via Di Prima, piazza Spirito Santo, via Santa Maria di Betlem, via Puccini, via Ventimiglia, via Luigi Sturzo, via Sada, piazza Borsellino, via Jonica, piazza Lupo, piazza Majorana, via San Gaetano. I residenti possono ritirare i pass per la sosta gratuita presso l’ufficio abbonamenti di Sostare nei normali orari di apertura degli uffici. Il pagamento della sosta notturna non è possibile con sistemi alternativi al parcometro (easypark e neospark). I parcometri ricadenti nella zona hanno già inserita la dicitura della nuova sosta notturna. Ma intanto sul web non impazza soltanto il tam tam contro i parcheggiatori abusivi ma è attiva anche la protesta contro la nuova iniziativa di Comune e Sostare di estendere la sosta a pagamento su strisce blu nelle ore notturne, dalle 20 alle 3, in centro storico, al costo di 2 euro. Danilo Pulvirenti, per esempio, giovane presidente dell’associazione Rifiuti Zero e tra i promotori di “lungomare liberato”, ha creato un evento su Facebook, «Le piazze non sono parcheggi. Occupiamole pacificamente», che ha più di 4.000 invitati e oltre 400 adesioni, con cui invita la gente a occupare la piazza Carlo Alberto sabato prossimo, a partire dalle 21, «per chiedere all’Amministrazione comunale di annullare il progetto che vede trasformare le piazze del centro in parcheggi anche di notte». Non è più possibile «stare a guardare – dice Danilo – bisogna metterci la faccia e chiedere maggiore partecipazione, maggiore coinvolgimento a quella parte sana che continua a credere in una città migliore. Siamo catanesi che non stanno fermi a lamentarsi ma propongono soluzioni alternative sposate in tante altre parti d’Europa. Catania è una città europea e non merita di vedere le proprie piazze del centro trasformate in parcheggi sia di giorno sia di notte». La città chiede altro, secondo Danilo. «Vogliamo lottare contro i parcheggiatori abusivi? Facciamo le Ztl in centro almeno nelle zone dove ci sono già cittadini, residenti, commercianti che le hanno richieste (vedi piazza Manganelli). Vogliamo fare i parcheggi scambiatori? Facciamoli ma non in centro storico, bensì nelle periferie, dove già ci sono e restano clamorosamente chiusi. Siamo stanchi di scendere nelle piazze a cose fatte, di dover apparire come quelli del “no”. Sono anni che proponiamo che vogliamo una città migliore, che vogliamo essere ascoltati. Chiediamo partecipazione attiva. Invece vengono ascoltati solo coloro che hanno interessi personali e che fanno male alla collettività». Che modello di città propone questa amministrazione? si chiede Danilo. Com’è possibile che si “offra” un servizio navetta (il “Movida bus”, ndr.) per fare appena 10 minuti di passeggiata a piedi? «Poi ci lamentiamo se il cittadino catanese usa la macchina anche per fare 10 metri. E il commercio del centro (quel che ne rimane) che rischi corre se anche di sera si è costretti a pagare? Mi auguro che la serata di sabato sia un momento di incontro tra tutte le realtà che in città stanno facendo e che vogliono avere maggiore riconoscimento da parte dell’amministrazione. Io occuperò uno stallo della Sostare con una sedia e un banchetto. Spero ci siano suonatori, giocolieri, famiglie che semplicemente vogliono metterci la faccia senza bandiere e senza alcun tipo di strumentalizzazione». «Non sappiamo nulla di questa manifestazione – dice il vicesindaco Marco Consoli – ma la piazza è di tutti e se si tratta di gente che pacificamente la “invade” noi non abbiamo nulla da ridire. Certo è che noi non interromperemo un servizio avviato d’accordo con Sostare nel centro storico a favore di chi frequenta la “movida” nelle ore notturne. Siamo però pronti ad accogliere suggerimenti e ad apportare gli accorgimenti che possano servire a migliorarlo, visto che ancora siamo in una fase sperimentale».