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Il Centro tartarughe della sicilia è referente nazionale Liberata Caretta caretta

Il Centro tartarughe della sicilia è referente nazionale Liberata Caretta caretta

Il Centro regionale di monitoraggio e recupero delle tartarughe marine dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia tra i centri di referenza nazionale: liberata Lilo dotata, per la prima volta in Sicilia, di un localizzatore satellitare

Di Redazione |

È tornata in mare, oggi pomeriggio, nella caletta di sant’Erasmo al Foro Italico, una testuggine della specie Caretta caretta – chiamata Lilo, dal nome di un personaggio di Walt Disney – dotata, per la prima volta in Sicilia, di un localizzatore satellitare. Un sofisticatissimo meccanismo tecnologico prodotto negli Stati Uniti, che permetterà, per un anno e mezzo, ai biologi marini di conoscere gli spostamenti delle Carette carette, studiarne i flussi migratori, capire quali sono le temperature ideali per la loro sopravvivenza e le rotte che preferiscono.

È stata così celebrato l’ingresso del Centro regionale di monitoraggio e recupero delle tartarughe marine del l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia tra i centri di referenza nazionale. Con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Centro è stato istituito dal ministero della Salute. A liberare la testuggine è stato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“L’evento di oggi – ha detto – è una festa che consacra l’importante risultato raggiunto dall’Istituto Zooprofilattico, cui viene riconosciuta a livello nazionale la grande competenza e professionalità acquisita negli anni. Che la liberazione sia avvenuta dal porticciolo di Sant’Erasmo è la conferma della vocazione di questa importante struttura al cui recupero stiamo lavorando e di come Palermo deve saper riscoprire, anche grazie alle eccellenze che vi operano nel campo della ricerca e della conservazione, il suo rapporto positivo con il mare e la costa”.

Il Centro di monitoraggio dello Zooprofilattico, nato nel 2013, è un grande osservatorio di tutte le coste siciliane, che tiene sotto controllo la situazione epidemiologica relativa agli spiaggiamenti. Quando le tartarughe recuperate sono ancora vive, contattato dalle varie Capitanerie di porto, interviene per ripristinare le loro funzioni organiche.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA