Leo Gullotta si confessa e racconta alcune delle tappe più importanti della sua vita a “Io e Te” il programma di Pierluigi Diaco. Durante il “faccia a faccia” il conduttore alza la mano sinistra e mostra la fede: «Questo anello mi lega da due anni alla persona che amo. Durante la pubblicità Leo Gullotta mi ha mostrato lo stesso anello. Anche lui la scorsa estate si è sposato con la persona che ama, dopo 32 anni di vita insieme». L’attore sottolinea: «Anch’io mi sono sposato, perché i diritti sono i diritti. Adesso si può chiamare finalmente normalità». L’attore popolarissimo ha una vita privata molto riservata. Nel 2016, però, a Maurizio Costanzo ha confessato di essere gay e di avere una relazione con un uomo da più di 30 anni, un compagno con cui condivide la sua vita serenamente, sempre lontano dal mondo del gossip e dai riflettori. Un compagno – si dice del mondo dello spettacolo – che ha da poco sposato.
Catanese del Fortino, cresciuto al Teatro Stabile di Catania, attore di cinema, teatro e tv amatissimo dal pubblico, per tanti anni volto divertente del Bagaglino, protagonista drammatico sul grande schermo, Gullotta ha conquistato un David di Donatello come miglior attore non protagonista per il ruolo del commissario nel film, “Il Camorrista” di Giuseppe Tornatore. Ha vinto ben 2 Nastri d’argento come attore non protagonista nei film “Vajont” e “Mi manda Picone”.
Nel corso del programma in cui si parlava dell’amore in tutte le sue sfaccettature l’attore ha raccontato il dolore per la scomparsa la scomparsa prematura della sorella, avvenuta da giovanissima a causa di un’embolia polmonare. Nonostante siano passati passati molti anni dalla scomparsa della sorella, Leo ne conserva vivo il ricordo, soprattutto ogni volta che ascolta la canzone La Vie en rose di Edith Piaf, una delle preferite della donna.
Il popolare attore – che ha appena finito di girare “Il delitto Mattarella” – si è messo a nudo raccontando della sua vita d’attore e della sua famiglia. «Io sono arrivato parecchio tempo dopo le mie sorelle e i miei fratelli, me ne sono rimasti due. E quindi sono stato sempre molto ragazzino. Ho avuto due papà in più e tre mamme in più . Ho perso mio padre a 18 anni, se n’è andato tra le mia braccia».
Leo Gullotta è noto anche per il suo impegno civile e per la grande generosità: a Catania, nel momento di grande crisi del Teatro Stabile, presentò uno spettacolo per il compenso simbolico di un euro. Ha sostenuto il Fortino come luogo del cuore del Fai e si schierato contro le trivelle in Val di Noto.