«I portaborse non possono essere stabilizzati», stop della Corte dei conti ai gruppi dell’Ars

Di Redazione / 11 Maggio 2018

PALERMO – I portaborse e gli esterni dell’Assemblea siciliana non possono essere stabilizzati. Lo ha stabilito la sezione di controllo della Corte dei conti, con la delibera con la quale ha approvato i rendiconti dei gruppi parlamentari. Al momento sono oltre 350, a fronte di 70 parlamentari, gli esterni tra cosiddetti “stabilizzati” e collaboratori dei gruppi parlamentari, portaborse dei singoli deputati regionali e consulenti dell’ufficio di presidenza dell’Ars. Il presidente della sezione, Maurizio Graffeo, ha bloccato qualsiasi ipotesi di assunzione a tempo indeterminato all’Ars dei collaboratori chiamati dai gruppi nel corso delle legislature: riguarda sia i cosiddetti “stabilizzati”, una ottantina di persone alcune con trent’anni di “anzianità” alle spalle, sia gli altri esterni assunti con l’avvio della nuova legislatura.

«Non è possibile una sorta di stabilizzazione da parte dell’Ars – spiega la Corte – sia perché si tratta di personale chiamato di volta in volta su base esclusivamente fiduciaria, con contratti di diritto privato, sia in quanto la parte datoriale è identificabile con i gruppi parlamentari, ovverosia con soggetti qualificabili come associazioni non riconosciute di natura privatistica, ben diversi dall’Assemblea». Insomma, i magistrati contabili spiegano che «la situazione è del tutto dissimile dalle ipotesi di stabilizzazione del personale precario delle pubbliche amministrazioni». «I gruppi – prosegue la sezione di controllo – di natura eminentemente transitoria, non possono certamente procedere con la stabilizzazione di dipendenti assunti in passato da soggetti giuridici diversi, benché di analoga matrice politica».

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