Giulia Grillo, 42enne siciliana, medico specialista di anatomia patologica, attualmente capogruppo alla Camera del M5S, è la nuova ministra della Salute nel governo M5S-Lega. Nata a Catania il 30 maggio del 1975, laureata in medicina e chirurgia con specializzazione in medicina legale, è un’attivista della prima ora del Movimento, arrivata in Parlamento per la prima volta alle elezioni del 2013. Nella precedente legislatura è stata vice capogruppo e capogruppo alla Camera e capogruppo nella commissione Affari Sociali.
Grillo di cognome, ma senza alcun rapporto di parentela con il fondatore del Movimento, nella diciassettesima legislatura ha fatto approvare tre mozioni a sua prima firma su governance farmaceutica, sblocco del turn-over del personale sanitario, revisione della disciplina sull’intramoenia e governo delle liste d’attesa. Inoltre, ha depositato 4 proposte di legge e 213 atti di indirizzo e controllo alla Camera. Tra le sue battaglie quella per il giusto prezzo dei farmaci innovativi.
La scelta di iscriversi al meetup grillino di Catania risale al 2006, da allora è stata in prima fila nella lotta contro le trivellazioni in Val di Noto, come in quella contro le privatizzazioni dell’acqua pubblica nel Ragusano, fino alla nascita del comitato “Addio Pizzo” di Catania.
Candidata alle regionali siciliane del 2008 e a Montecitorio nel 2013, per quanto riguarda le politiche sanitarie ha «ambiziosi intenti» come dichiarava sulla piattaforma Rousseau: «Ridurre le disuguaglianze di cura e assistenza fra cittadini» e lavorare per una sanità pubblica «giusta, efficiente e accessibile attraverso un adeguato finanziamento, una seria programmazione, una revisione della governance farmaceutica, un potenziamento dell’assistenza territoriale, un adeguato piano assunzioni e un aggiornamento dei corsi di Laura e formazione».