PALERMO – I rappresentanti siciliani di Wwf, Legambiente e Marevivo si dicono sorpresi dall’ apertura del segretario nazionale della Fiom alle trivellazioni dopo che la Cgil siciliana sembrava avere maturato una responsabilità ambientale all’insegna del lavoro nella garanzia dell’ambiente e della salute. «Il segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini ai margini del comizio palermitano, nei giorni scorsi, ha aperto alla trivellazione petrolifera in Sicilia auspicando che si consideri la salvaguardia ambientale», dicono Legambiente, Marevivo e WWF secondo cui «la netta posizione di contrasto alle trivellazioni in Sicilia, espressa dalle associazioni ambientaliste nasce proprio dall’incompatibilità di questa attività con la salvaguardia ambientale dello Stretto di Sicilia e lo sviluppo di attività quali la pesca responsabile e il turismo sostenibile su cui deve basarsi il futuro economico e occupazionale dell’Isola».
«L’estrazione di petrolio di bassa qualità – aggiungono – in un mare sottoposto a rischi sismici, vulcanici e meteomarini mette a rischio l’ambiente marino e la biodiversità dell’intero mediterraneo centrale non compensabile da vantaggi economici e occupazionali non garantiti peraltro nel tempo».