Girlando: «Obiettivo raggiunto ora posso lasciare»

Di Redazione / 06 Ottobre 2016

Avevo da tempo preannunziato al sindaco Enzo Bianco che una volta adottata la riformulazione del piano di riequilibrio avrei rimesso il mandato conferito.

Quando nel luglio del 2013 il sindaco mi chiese di ricoprire l’incarico di assessore accettai con gioia e gratitudine. Sapevo che non sarebbe stata una passeggiata ma ero felice di dare il mio contributo di dedizione per la mia città. Sono stati tre anni di impegno costante e totalizzante: non è facile guidare l’assessorato al Bilancio di un Comune del Meridione. Federalismo fiscale e spending review hanno accentuato il solco tra zone ricche del Paese e quelle povere, le cui entrate sono state colpite dal superamento del sistema dei trasferimenti statali. I Comuni siciliani hanno dovuto ​pagare un prezzo ulteriore a causa delle gravi difficoltà finanziarie della Regione con una significativa riduzione dei trasferimenti. E non è un caso se, alla fine dello scorso mese di settembre, oltre il 60% dei Comuni siciliani non aveva ancora approvato il bilancio di previsione 2016. A tutto questo va aggiunto che Catania porta il peso di tante criticità che avrebbero dovuto essere risolte per tempo.

Senza il velo di qualsivoglia logica di parte ho raccolto il testimone lasciato dal mio predecessore che con serietà aveva avviato la procedura di riequilibrio. In due occasioni diverse il Consiglio Comunale, prima nel febbraio 2013 con maggioranza di centrodestra, e la seconda volta, la scorsa settimana, con maggioranza di centrosinistra, ha deciso di percorrere la strada del piano decennale di risanamento. La volontà della città, quindi, aldilà di piccole e sterili contrapposizioni politiche, spesso contro le persone piuttosto che nel merito, è stata sempre univocamente indirizzata nell’evitare con tutte le forze il dissesto. Nonostante qualcuno, volendo il male della città, avesse lavorato a questa ipotesi nefasta (nei Comuni caduti in dissesto non c’è stato il fuoco purificatore invocato da alcuni, ma solo e soltanto il deserto).

Il vecchio piano, pur frutto di un lavoro approfondito, alla prova dei fatti, ha mostrato di non avere rappresentato alcuni aspetti importanti della situazione iniziale. A ciò si aggiunga che i tagli nei trasferimenti statali e regionali (139 milioni) hanno toccato un ammontare esattamente doppio di quello originariamente previsto. Ciò ha reso necessario, per centrare il risanamento, la riformulazione del piano, in mancanza del quale la città sarebbe precipitata verso il dissesto finanziario, come più volte sottolineato dalla Corte dei Conti.

Fortunatamente la prossima decisione della Corte dei Conti, conseguente all’audizione dello scorso maggio, sarà di fatto superata dall’adozione del nuovo piano avvenuto pochi giorni fa, così da sanare le criticità più volte sollevate dalla Corte stessa.

Si è quindi avvitato un percorso che, seppur lungo e non facile, sicuramente condurrà il Comune al definitivo risanamento nell’arco temporale programmato. Numerose le azioni virtuose intraprese: ridotti in maniera significativa i costi del personale con una tendenza che permetterà di raggiungere standard di livello nazionale; abbattuti i costi per locazioni passive da 8 milioni a 500mila €; ridotte le spese per servizi poco efficienti o utili; revisionati alcuni contratti svantaggiosi, come gli asili nido, mantenendo il servizio. La conferma della efficacia della nostra azione si trova anche nella drastica riduzione delle liti passive sopravvenienti, contrariamente a quanto avvenuto in passato, facendo così diventare marginale, per il futuro, il peso dei debiti fuori bilancio.

Ma se qualcuno mi chiedesse se c’è un’azione più importante delle altre non avrei dubbi: il significativo miglioramento del servizio di accertamento e riscossione. In questa situazione se non si colpisce l’evasione fiscale diventa impossibile per i Comuni erogare i servizi ai cittadini oltrechè essere ingiusto per chi paga regolarmente. Una mia proposta di delibera è all’esame del Consiglio Comunale e spero che presto venga approvata.

Ho inteso l’attività amministrativa come una parentesi, con un inizio ed una fine. Non ho mai immaginato un futuro diverso e lontano dalla mia attività. E adesso, approvato il nuovo piano, considero raggiunto il mio obiettivo principale. Non posso più garantire l’impegno esclusivo e senza orari svolto finora. Come concordato con il sindaco mi è ora possibile passare con serenità il testimone, senza il timore di creare difficoltà al Comune. Peraltro la nomina del nuovo Ragioniere Generale, dott. Massimo Rosso, assicura e garantisce competenza e professionalità.

In ogni caso ho confermato proprio al sindaco che, ove richiesto, sarò sempre disponibile a fornire pieno supporto ed assistenza, ovviamente in modo gratuito, in particolare per l’esame del Piano di riequilibrio presso il Ministero dell’Interno e la Corte dei Conti.

Ho avuto l’opportunità di conoscere ed apprezzare i dirigenti ed i dipendenti comunali che svolgono il proprio lavoro con passione, competenza ed impegno. Ho avuto la fortuna di avere al mio fianco un ufficio di ragioneria coeso e preparato che pur in grave deficienza di organico smaltisce una mole di lavoro imponente. Un pensiero particolare va al Segretario Comunale e Direttore Generale dott. Antonella Liotta, assolutamente unica per preparazione, qualità del lavoro e rispetto delle Istituzioni. Ringrazio tutto il Consiglio comunale: la presidente Francesca Raciti, i Consiglieri Comunali di maggioranza che hanno lavorato con serietà e lealtà, e quelli di opposizione che con onestà intellettuale hanno svolto un ruolo costruttivo. Un affettuoso saluto ai miei colleghi di Giunta, con passione in prima linea per il bene della città.

Conosco il sindaco da vent’anni. Lavorare fianco a fianco mi ha fatto scoprire quanto grande sia la la sua passione, la capacità, la caparbietà e l’amore per la città. L’amicizia e l’affetto che a lui mi legano sono così forti e radicati che qualsiasi parola non potrebbe dire di più. Sono orgoglioso di aver contributo a questo progetto forte e decisivo per il futuro della città.

avv. Giuseppe Girlando

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