BRUXELLES – Il Recovery fund “sarà senza dubbio votato e approvato” dai Paesi membri dell’Unione europea, nonostante alcune capitali stiano esprimendo dubbi e contrarietà. Lo ha detto il commissario all’economia, Paolo Gentiloni, in un’intervista a Bloomberg Tv. “Alcuni dettagli saranno cambiati e negoziati, ma il cuore della proposta sarà approvato”, ha detto precisando che “è possibile che l’accordo al Consiglio europeo arrivi a luglio. Il primo luglio comincerà la presidenza semestrale tedesca dell’Ue, e anche questo aiuterà”.
Anche nei Paesi che stanno criticando il piano per la ripresa Ue, “credo che ci sia la consapevolezza che abbiamo un futuro comune e che la prosperità dei loro cittadini è strettamente connessa a quella del mercato unico e dell’economia europea nell’insieme”, ha spiegato Gentiloni. “Credo che la vera svolta l’abbia data questa consapevolezza. Abbiamo passato 10 anni senza alcuna possibilità di decidere alcuni strumenti fiscali comuni, ma siamo stati capaci di farlo ora perché questa crisi terribile ha aumentato consapevolezza”, che è “molto forte anche nelle comunità imprenditoriali e nelle comunità dei lavoratori dei Paesi più riluttanti”.
“Davanti alla proposta della Commissione i Paesi hanno reagito in maniera diversa, ma nessuno ha sbattuto la porta. Non tutti, ma la maggior parte sono in una posizione negoziale, e sapendo come funziona qui nell’Ue, questo alla fine porta a un accordo”, ha continuato il commissario. Per l’entrata in vigore del Recovery fund, Gentiloni ha sottolineato che, se verrà trovata un’intesa a luglio fra le capitali, “servirà poi l’accordo dei parlamenti nazionali e questo richiederà ancora alcuni mesi. Ma è chiaro che, siccome questo fondo è legato al bilancio Ue 2021-27, sarà in vigore dal primo gennaio 2021”.
“La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen condivide l’ottimismo dell’insieme del collegio” dei commissari “sul fatto che abbiamo presentato una proposta che ha tutte le possibilità di essere approvata dal Consiglio e dal Parlamento Ue”. Lo ha affermato il portavoce dell’esecutivo comunitario Eric Mamer a chi gli chiedeva se von der Leyen condividesse l’ottimismo di Gentiloni sulla approvazione del Recovery fund. “Ci sarà certamente un negoziato, con una prima fase il 19 giugno” al Consiglio europeo, “e sappiamo che ci sono punti vista differenti sulla questione e che l’accordo dovrà essere trovato”, ha aggiunto. “Non abbiamo fatto una proposta senza essere convinti che fosse una buona base per un accordo”.
“Sono certo che troveremo punti in comune” per un accordo sul Recovery Fund “che includerà sovvenzioni e prestiti”. Così il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, in una videoconferenza dell’Economist. “L’obiettivo non è quello di appianare tutti i debiti, ma di eliminare i costi della crisi nel tempo”, ha detto Centeno, precisando che nel fondo “c’è una componente di solidarietà” ma “non sono coinvolti trasferimenti permanenti” e “sono previsti rimborsi” con tempi lunghi per “evitare a tutti i costi di essere esposti a una seconda ondata di crisi” economica.