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Francesca Michielin in versione live electronics ad Etna in Scena
Zafferana Etnea (Catania) – La programmazione musicale di Etna in Scena aggiunge un altro grande nome al prestigioso cast di quest’anno: il palco dell’Anfiteatro Falcone Borsellino si prepara ad accogliere l’atteso ritorno dal vivo di Francesca Michielin (sabato 28 luglio, ore 21.30): dopo aver conquistato i principali club di tutta Italia passando per sold out e raddoppi, sarà protagonista delle line up dei più importanti festival musicali e non poteva Etna in Scena, diventata di anno in anno tra più ambite in Italia dai maggiori artisti nazionali e internazionali, richiamando un pubblico sempre più qualificato e competente.
La scorsa edizione ha registrato un incremento considerevole anche nell’incoming turistico, sono tantissimi i biglietti venduti in rivendite distribuite in tutta Italia, a conferma che il trend del turismo musicale è in costante crescita, grazie per i numerosissimi turisti dello spettacolo dal vivo, che scelgono Zafferana anche per la programmazione degli eventi.
Organizzato da Puntoeacapo e Musica da Bere Srl, in collaborazione con il Comune di Zafferana, il concerto di Francesca Michielin si preannuncia un grande spettacolo che unisce il mondo del live electronics a quello pop/rock: durante le sue performance live la cantautrice e polistrumentista porterà sul palco i brani di 2640, il suo ultimo album di inediti pubblicato su etichetta Sony Music che ha raggiunto, con i singoli Vulcano, Io non abito al mare e Bolivia, la soglia dei 18 milioni di stream su Spotify.
Una scaletta ricchissima di oltre 20 brani tutti suonati live, senza l’utilizzo di sequenze e riprodotti in una chiave di ascolto inedita. Francesca e la sua band hanno a disposizione nella loro postazione, oltre agli strumenti tradizionali, le rispettive varianti elettroniche per dare a ogni esecuzione nuove sfumature in una dimensione unica. Sul palco con Francesca la band che la accompagna fin dal suo esordio: alla batteria e batteria elettronica Maicol Morgotti, Luca Marchi al basso, pianoforte e synth ed Eugenio Cattini alla chitarra e synth.
In ogni tappa Francesca Michielin si porterà dietro non solo il bagaglio musicale di 2640 ma anche quello visuale. L’aspetto scenografico del live, pensato da Giò Forma insieme a Francesca, è infatti fortemente stilizzato e ruota attorno al logo del disco, i tre triangoli simbolo (il Vulcano rosso, come le parole più crude da comunicare; il Mare, blu e caotico, da imparare ad ascoltare; la Montagna, alta, dove si arriva sulla cima solo per provare a immaginare). Δ∇Δ si trasforma così in un’installazione iconica che sprigiona luminosità e che caratterizza la scena con giochi di luce, anche laser, e cromie. Ogni triangolo al suo interno contiene tanti triangoli, in una struttura che richiama il tangram, gioco semplice ma raffinato, e che diventa anche interattiva: la loro illuminazione in alcuni momenti del live è comandata direttamente da Francesca attraverso la tastiera che sta suonando.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA