Fra benigno: «Così ho fatto piangere Satana»

Di Fabio Russello / 18 Marzo 2019

Fra Benigno, al secolo Calogero Palilla, canicattinese, ha 78 anni e, come tradisce la sua barba bianca, è frate francescano dal 1957 ed è sacerdote dal 1966. E’ lui il coordinatore del Centro regionale Giovanni Paolo II per la formazione degli esorcisti siciliani, il religioso a cui la Chiesa ha chiesto di formare l’esercito che dovrà lottare contro Satana.

«Ma io volevo fare tutto fuorché fare l’esorcista, il mio sogno era insegnare filosofia – spiega –. Non perché non credessi nell’esistenza del Diavolo ma perché non mi interessava».

Tutto dunque cominciò quasi per caso. «Nel 1999 – racconta fra Benigno – entrando in convento a Palermo mi dissero che avevano chiamato dalla Curia e che mi avevano convocato. Temevo un rimprovero. Ma invece l’allora cardinale De Giorgi mi disse che dovevo fare l’esorcista. E dissi di sì».

Ma come si diventa esorcista?

«Mi sono documentato, ho partecipato ai convegni, ho letto e ho studiato».

«Immaginate l’esorcismo come nei film ed è un errore. C’è un testo liturgico, l’esorcismo è un rito sacramentale. Si viene a contatto con lui, il Diavolo parla con la bocca del posseduto e sprigiona odio».

Ma fra Benigno ha mai avuto paura?

«No, io ho accolto la richiesta dell’autorità ecclesiale. Ricevo minacce del tipo “stanotte verrò e ti bastonerò”, ma sanno che c’è un angelo che mi protegge, è lui che ha paura e vi dirò che ho visto piangere il Diavolo che mi ha implorato di non tormentarlo».

«Io ho imparato da don Matteo La Grua, ho studiato e poi ho seguito i convegni. In Italia negli anni dispari se ne fa uno internazionale e negli anni pari uno nazionale. L’autorità ecclesiale ha preso in mano la formazione e siamo ormai al 15° convegno che si è svolto a febbraio. Si impara nel tempo e si acquisisce capacità. In Sicilia ora siamo una trentina in 19 diocesi. In Spagna sono 15 in tutto, in Italia siamo almeno 250».

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Redazione
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