Attorno allo stesso tavolo per discutere dei temi centrali per lo sviluppo della Sicilia. Andando oltre il momento – pur mai sostituibile – delle cronache e dei commenti. Un tavolo di confronto, di analisi, di proposte. Un forum per accorciare le distanze tra i vari soggetti decisori. È il format che “La Sicilia” ha pensato con l’ambizione che qualcosa di concreto, alla fine, resterà, nell’interesse della nostra terra.
Al forum con il direttore de “La Sicilia” Mario Ciancio Sanfilippo e il condirettore Domenico Ciancio Sanfilippo, moderati dai giornalisti Mario Barresi, Andrea Lodato, Antonello Piraneo e Tony Zermo, nella redazione del nostro giornale hanno partecipato anche il presidente della Regione Rosario Crocetta, il sindaco di Catania e presidente del Consiglio dell’Anci, Enzo Bianco, il consigliere di Stato e componente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Michele Corradino, il procuratore capo della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, presidente di Ance Catania (Associazione Costruttori edili, aderente a Confindustria), Giuseppe Piana.
La corruzione, il malaffare, i reati contro la pubblica amministrazione, gli intrecci con il crimine organizzato: attorno a questi temi ha ruotato il primo forum. Una scelta non casuale, giacché si tratta di una delle tante emergenze siciliane. Non un male “specifico” dell’Isola e neanche dell’Italia. Ma qui più che altrove le ruberie, gli sprechi, gli intrallazzi causano danni, perché deprimono un’economia sana già in difficoltà, perché deviano ingenti risorse destinate a un territorio che non può permettersi di disperdere neanche un rivolo. Con l’aggravante di bloccare o rallentare proditoriamente opere grandi e piccole, ovvero lavoro.
In edicola con La Sicilia del 4 dicembre il report del forum con le proposte e l’analisi dei problemi