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Formazione professionale, i timoridei corsisti Prometeo di Catania

Formazione professionale, i timori dei corsisti Prometeo di Catania

A rischio i fondi regionali per sei corsi e ora quasi duecento giovani hanno paura di rimanere senza qualifica professionale GUARDA IL VIDEO

Di Damiano Scala |

CATANIA – Per ora frequentano regolarmente le lezioni, ma per i corsisti del progetto Prometeo di Catania il futuro non riserva nessuna certezza. La paura è che, se la Regione bloccherà i fondi, quasi 200 giovani della provincia etnea dovranno restarsene a casa buttando mesi e mesi di formazione professionale. Corsi, gestiti dal Ciapi (ente di formazione di proprietà della Regione Sicilia), cominciati lo scorso 13 ottobre e che, sulla carta, dovrebbero concludersi a metà maggio. Invece i 172 studenti divisi in 6 corsi (tra cui cucina, addetto ai servizi per l’infanzia, all’assistenza per i diversamente abili con patologie gravi, gestore informatico d’azienda e addetto alle vendite) rischiano di finire l’anno didattico tra un paio di giorni.  

L’incontro che i corsisti hanno avuto con l’assessore regionale Lo Bello, il 30 marzo, ha creato più dubbi che certezze. Il risultato inevitabile è che i ragazzi, tutti con la sola licenza media conseguita, di età compresa tra i 18 ed i 24 anni non riceveranno una qualifica professionale adeguata per entrare nel mondo del lavoro, mentre i più “grandi” (30- 45 anni) avranno grosse difficoltà a reinserirsi nel panorama occupazionale. Se a questo ci aggiungiamo che la quasi totalità dei corsisti proviene dalla periferia sud di Catania ecco che il quadro della situazione è quasi completo. Cosa manca? Il piccolo dettaglio che 16 studenti hanno già il contratto il mano. Il pezzo di carta che tanti loro coetanei sognano da una vita ma che non possono firmare se non conseguono la tanta sospirata qualifica professionale.

video di Davide AnastasiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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