Flop click day, Crocetta contro i burocrati
Flop click day, Crocetta contro i burocrati «Attacchi politici, in arrivo nuovi dirigenti»
Sì alle dimissioni della Corsello, ma la Sicilabra non si tocca
PALERMO – «Non possiamo accettare che la burocrazia sconfini nella politica. Nella relazione della dirigente Corsello ho trovato solo attacchi politici e nessun dato. In questa occasione l’apparato amministrativo ha perso la testa e ha finito col cadere in un’alleanza con i carnefici che hanno rovinato la Formazione professionale in Sicilia. La nomina dei nuovi dirigenti generali dovrà essere immediata. Parlerò con i miei assessori e decideremo». E’ un attacco dritto al cuore della burocrazia regionale quello che il governatore Rosario Crocetta fa nella conferenza stampa convocata nella sala Alessi di Palazzo d’Orelans per affrontare il tema del click day del Piano Giovani, andato in tilt il 5 agosto scorso con 50 mila giovani impelagati nel caos della registrazione per i tirocini pagati dalla Regione. Ma è un attacco soprattutto alla dirigente generale del dipartimento Formazione Anna Rosa Corsello. «Il click day – ha ribadito con forza Crocetta – non ha nulla a che fare con la politica, non sono disponibile a mediare tra la questione politica con la verità oggettiva di quanto accaduto nella selezione dei tirocini del Piano giovani. La verità non può essere oggetto di mediazioni politiche. È eccessivo mettere insieme la questione politica con il presunto fallimento del Piano Giovani, che in realtà non è fallito per niente perchè è appena iniziato ed è uno dei più grandi progetti di sempre che la Regione Sicilia abbia messo in campo per i giovani». Ieri, durante una seduta della commissione Lavoro all’Ars, c’è stato un duro scontro tra l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, e il dirigente generale Maria Rosa Corsello, che già l’8 agosto si era dimessa dal suo incarico. Molti deputati regionali, inclusi quelli della maggioranza del Partito Democratico, hanno chiesto le dimissioni della Scilabra. «Il fallimento del click day – ha continuato Crocetta – è imputabile al software della Ett. Ma, ribadisco, il click day non ha nulla di politico». E replicando ai giornalisti che gli facevano notare le tante richieste di rimpasto da parte della maggioranza per dare vita un nuovo governo politico. Crocetta ha risposto: «Sulle vicende della Formazione professionale abbiamo mai avuto un sostegno della politica? La realtà è che si usa il click day per una polemica politica. La politica cosa ne pensa della legge sulla Fromazione? Cosa ne pensa del Piano? È inaudito che la politica possa entrare nel contrasto tra direttore e assessore. Considerato anche che il direttore sta lì da tanto tempo, e qualcosa su questi politici la sa. Ma la sappiamo anche noi». E ancora: «Anche Cardinale chiede un vertice? Pubblicheremo un bando e faremo un click day. Esiste anche il telefono per chiedere un vertice non solo le agenzie di stampa. Voglio essere chiaro: se qualcuno pensa di usare questa vicenda per un ritorno al passato è fuori strada». «Il Piano Giovani continua e ora capiremo come salvare le prime selezioni che non sono state irregolari come quella del 5 agosto. Il nuovo bando in generale mi convince – ha aggiunto – ma bisogna implementare i sistemi informatici. Nel click day ha fallito l’informatica. Ci sta che siano i politici a fare confusione tecnica, meno che lo faccia la parte amministrativa. La Corsello non mi ha mai detto dei problemi sugli affidamenti a Italia Lavoro e comunque su quel piano non c’è niente di illecito. La figlia della Corsello? Se davvero fosse stata assunta da una società vicina a Ett rischierebbe il licenziamento. Io l’ho sempre difesa perchè sono garantista. La moglie di Guarino (Guarino fa parte dello staff della Scilabra, ndr)? È consulente di Italia Lavoro da 18 anni». Secondo il governatore, in sostanza, non è stato un problema «della piattaforma informatica ma del software, con un’evidente responsabilità dell’Ett». Il presidente della Regione ha poi mostrato la lettera con la quale la dirigente generale del dipartimento Formazione Anna Rosa Corsello il 7 maggio scorso ha chiesto alla società ligure Ett di avanzare una offerta tecnico-economica per la fornitura del sistema informatico e del relativo prototipo. La lettera della Corsello, ha sostenuto Crocetta, «è stata inviata ben prima di quando la dirigente ha spiegato di avere appreso che Italia Lavoro non aveva gli applicativi per la gestione della piattaforma, lei stessa disse di averlo saputo a giugno: non mi pare dunque che ci fosse l’emergenza per l’affidamento a Ett». «Non voglio dire che la Corsello abbia voluto determinare chissà cosa o che l’affidamento sia irregolare – ha detto Crocetta – Sicuramente questa lettera non è nelle carte fornite dalla Corsello alla commissione Lavoro dell’Ars. Ribaltare la frittata non è consentito a nessuno». «Sono molto dispiaciuto per le azioni della Corsello. L’ho sempre difesa dagli attacchi dei sindacati. C’era un rapporto di fiducia e con la Scilabra lavoravano in simbiosi. Ma ora consiglio alla Corsello di consultare un legale – ha continuato – e un esperto di informatica. Perchè ha fatto un nuovo bando destinando le risorse del Piano Giovani? E dai primi 800 selezionati quanti ricorsi dovremmo aspettarci? La Corsello si è fatta prendere dal panico». Crocetta ha aggiunto: «Non ho gradito le dimissioni in corso della Corsello. Chi verrà dopo di lei certamente si troverà di fronte una situazione molto complessa e delicata. Dimettersi in questo momento non mi pare un gran servizio». L’annuncio di una mozione di sfiducia e di censura da parte delle opposizioni e del M5s nei confronti dell’assessore alla Formazione Nelli Scilabra non preoccupa Crocetta: «Io sono qui». E aggiunge: «Mi piace citare un salmo: venga son pronto». «La verità – ha proseguito rispondendo ai cronisti in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans – è che un po’ di malaffare lo abbiamo tolto».