Femminicidio Caltagirone, fiaccolata e fiocchi rossi in memoria di Patrizia

Di redazione / 04 Aprile 2017

CATANIA – Una fiaccolata contro il femminicidio si terrà questa sera a Caltagirone, dove ieri Salvatore Pirronello, 53 anni, ha ucciso a coltellate la convivente, Patrizia Formica, di 47 anni, nella loro casa mentre la donna dormiva. L’uomo si è poi costituito ai carabinieri. La fiaccolata partirà alle 20,30 dal piazzale antistante la Chiesa di San Pietro, nel quartiere in cui era nata Patrizia, e arriverà fino a piazza Umberto. Il corteo sarà aperto dal vescovo Calogero Peri, dal sindaco Gino Ioppolo e da altre autorità. «Al di là dell’oggettiva e inaudita gravità di questo episodio – sottolinea il sindaco Ioppolo – resta il fatto sociale rappresentato dall’inqualificabile, e purtroppo frequente, violenza contro le donne, che induce tutti a riflettere e a reagire con fermezza. Il valore inestimabile della vita umana in se stessa va difeso e garantito sopra ogni cosa. In segno di decisa condanna, costante memoria e monito, dipingeremo di rosso una delle panchine della centrale piazza Umberto. Ma è dai comportamenti quotidiani di ciascuno di noi – conclude il sindaco – che deve partire una significativa ed efficace rivoluzione delle coscienze affinché accadimenti come questo non si ripetano».

Il consiglio comunale di Caltagirone ieri sera ha aperto i lavori osservando un minuto di silenzio in memoria di Patrizia. L’aula si è «associata al dolore dei familiari» e tutti i consiglieri hanno indossato un fiocco rosso appuntato agli abiti.


Il presidente del consiglio comunale di Caltagirone, Massimo Alparone, ha condannato «l’ennesimo atto di incredibile violenza commesso nei confronti di una delle risorse più preziose: la donna. Ancora più alta – ha aggiunto – sarà la nostra attenzione, con la collaborazione di tutte le autorità, perché simili atti, privi di ogni senso di umanità, non vengano più commessi». E’ stato letto, inoltre, un documento a sostegno di una petizione promossa anche nel Calatino per l’inasprimento delle pene in caso di femminicidio ed è stata approvata all’unanimità una mozione, emendata dalla conferenza dei capigruppo, per l’adesione alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne «Posto Occupato». 

Bandiere a mezz’asta poi nelle sedi Uil di Catania e provincia per ricordare Patrizia Formica e le vittime degli “uomini che odiano le donne”. Lo ha disposto il segretario etneo del sindacato, Fortunato Parisi, che stasera a Caltagirone parteciperà alla fiaccolata cittadina di denuncia contro il femminicidio. «Ogni giorno – commenta Parisi – siamo costretti a constatare che la «incultura» delle violenze di genere è radicata e diffusa. Per combatterla, non basta una Giornata o una manifestazione. E’ necessario diffondere la cultura del rispetto. Questo è il motivo per cui l’8 marzo abbiamo presentato con la Uil Pari opportunità e la Uil scuola il concorso fotografico «Cercasi click che blocchi le discriminazioni», riservato agli studenti da 11 a 25 anni. E’ una iniziativa – chiosa Parisi – che sta avendo un successo superiore alle aspettative. Un segnale incoraggiante». 

Intanto è previsto per domani pomeriggio l’autopsia sulla sfortunata donna. Il procuratore Giuseppe Verzera e il sostituto Fabio Platania conferiranno l’incarico, alle 14.30, alla dottoressa Maria Francesca Berlich che subito dopo dovrebbe cominciare gli accertamenti medico legali nell’obitorio del cimitero di Caltagirone.
I carabinieri della locale compagnia stanno continuando a indagare per accertare dinamica e movente del femminicidio. L’uomo, che si è costituito in caserma dopo il delitto, ha sostenuto che era stanco della relazione e che avrebbe agito in preda a un raptus. Formica, arrestato per omicidio aggravato, è detenuto nel carcere di Caltagirone. 

Il legale dell’omicida, l’avvocato Assunta Nicolosi, ha frattanto dichiarato del suo assistito sentito dal gip nell’interrogatorio di garanzia: «E’ confuso, anche molto pentito», e «sta realizzando soltanto adesso quello che ha fatto». Secondo la penalista, l’indagato «non ha fornito un movente» che «resta al momento inspiegabile anche a lui». La Procura di Caltagirone ha chiesto la convalida dell’arresto e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, l’avvocato ha sollecitato una misura detentiva meno afflittiva. Il Gip è in camera di consiglio.

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Redazione
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