Fashion Sicily

Di Agata Patrizia Saccone / 20 Marzo 2017

Ha radice in Sicilia il vero inno alla creatività espresso nelle appena concluse fashion week di Milano e Parigi. Direttamente o indirettamente questo fil rouge ha avuto un ruolo da protagonista: dai fashion designer all’imprenditoria, dalle celebrities agli hair stylist. Dopo un periodo di allontanamento dalle passerelle milanesi, si è riconfermata in calendario sfilate la partecipazione dello stilista palermitano Maurizio Pecoraro, designer dallo stile sobrio che nella sua collezione FW17/18 fa grande utilizzo dei tessuti maschili: spinati, galles, pied de poule e poi flanelle mélange, tasmanie finestrate, velluti a coste, stampe di fantasie patchwork, con una palette di colori che varia con grigio, beige, polvere, ghiaccio, al cioccolato, senape, viola, arancio e verde.

Tessuti maschili per Maurizio Pecoraro

Tableau vivant per il designer ibleo Salvatore Piccione, una collezione la sua Piccione Piccione FW 17/18 in grado di rappresentare i diversi codici di femminilità: la forza prorompente della natura si manifesta attraverso fiori starordinari, farfalle variopinte, foglie e arbusti lussureggianti in una miscellanea di colori che spaziano dal rosa al verde. Anche celebrities isolane hanno preso parte alla settimana della moda di Milano, vedi l’attrice Francesca Chillemi, ospite della fashion blogger Chiara Ferragni. L’hair stylist modicano Toni Pellegrino, reduce dal successo del Wella show di Bologna, ha curato le pettinature delle modelle per le sfilate Capucci e Mario Dice, stella nascente quest’ultimo del firmamento della moda italiana che realizza veri e propri capolavori sia quando crea la sua collezione, sia nella veste di direttore creativo della maison Capucci, pret a porter in cui ha saputo traslare la maestria dell’haute couture del maestro Roberto.

Si sa che la Sicilia è un laboratorio artigianale di creatività, perciò c’è chi sceglie le maestranze siciliane degne del miglior made in Italy: le apprezziamo in Anteprima, il cui direttore creativo Izumi Ogino per il prossimo autunno-inverno ha presentato una collezione dallo stile formale ma non convenzionale con grafiche di ispirazione Anni 80 e abiti con spalle autorevoli, pieghe che ondeggiano a ogni passo linee fluide e femminili con il tocco delicato del cashmere che vestono la forza e la delicatezza; così come in Ermanno Scervino, che per la donna fa un costante e ricercato gioco di contrasti, capi e texture d’ispirazione militare emergono, con piena forza, la sua sensualità e bellezza, siano cappotti e parka dalla vestibilità over, decorati come uniformi, o tailleurs nella variante Principe di Galles, rilavorata e alleggerita con fili di lino, oppure in impalpabile macramè, anche con revers effetto smoking, e in velluto a macro coste, mentre per la sera gli abiti bustier in rouches di organza su macramè, corti come minigonne sul davanti si prolungano in uno strascico prezioso.

Estetica rock per “Breaking glass” di Di Liborio

Lungimirante Claudio Marenzi, patron di Herno e neo presidente di Pitti Immagine, che, grazie alla sinergia e alla lunga collaborazione con il fondatore dell’azienda tessile all’avanguardia San Lorenzo di San Marco D’Alunzio, Filippo Miracula (che confeziona abiti per le più importanti maison protagoniste sulle passerelle internazionali), ha deciso di investire in Sicilia. I due imprenditori, che rappresentano un ponte ideale e un sodalizio perfetto del fare impresa tra Nord e Sud, apriranno a breve a Torrenova, nel messinese, il più grande polo tessile del Centro-Sud Italia.
Un calendario sfilate a Milano, tra assenze significative come il marchio Roberto Cavalli, e rilevanti new entry come Vionnet – la cui collezione ha sfilato per la prima volta sulle passerelle meneghine – e dalle maison Angel Chen, Annakiki, Calacaterra, Situationist, Xu Zhi supportate da CNMI, Giorgio Armani, Mercedes, White.

Claudio Cutuliu e Francesca Vaccaro

Ancora una volta unconventional la presentazione di Liborio Capizzi che per il prossimo autunno-inverno propone per la donna la collezione “Breaking Glass” Di Liborio. Presentata su un palcoscenico con una rock band che rievocava l’idea dei Beatles, l’elemento che realmente distingue questa collezione dalle precedenti è la protesta di Di Liborio contro la sua stessa estetica attraverso l’introduzione di stampe, dai patchwork floreali all’animalier. Un guardaroba creato da un cuore ribelle e destinato a coloro che si sentono pronti a rivoluzionare la notte. Le tonalità sono quelle di un glamour polveroso dall’avorio al nero, ai flash metallici, carta da zucchero e rosa cipria con ricami rosso rubino e verde smeraldo.
Tra gli stilisti siciliani protagonisti in passerella a Milano, inoltre, Lucilla Bonaccorsi per Luisa Beccaria e i messinesi Fausto Puglisi e Marco De Vincenzo.
Plauso infine per le linee Claudio Cutuli, Cult e Coutu (disegnate dal direttore creativo Francesca Vaccaro) con un ruolo da protagonisti per Mariagrazia e Claudio Cutuli a Milano Moda Donna e a Palais de la Bourse di Parigi per la fashion week.

Primavera 2017, esplosione di colori

La primavera e l’estate indubbiamente costituiscono le stagioni che celebrano lo stile e l’estetica variegata, un binomio che ogni anno si rinnova attraverso una rivisitazione del passato reso contemporaneo grazie a un mix&match che va a soddisfare le esigenze più diverse. I capi must di stagione sono molto anni 80: la camicia maschile a micro righe, il trench e il minidress monospalla. Esplosione di colori per la stagione che sta per iniziare, a farla da padrone sono gli energici lampone e giallo proposti anche sui bomber Herno in morbido suede con fodera accoppiata in jersey. E per chi ama osare ritorna il color blocking, colori moda sgargianti si incontrano sugli abiti. E ancora righe à gogo ma per essere davvero cool è preferibile che siano multicolor.

In alto il bomber di Hernò

Il classico binomio bianco-nero è top in tutte le possibili geometrie che la mente possa immaginare (righe comprese) mixato al tessuto sangallo come proposto nella donna SS 2017 di Mario Dice.

Il bianco/nero di Mario Dice



Le patite del less is more potranno puntare su outfit sofisticati e naturalmente chic come quelli proposti da Eleventy: pantaloni jogging, in fresco di lana o in cady, le giacche di taglio sartoriale in jersey con micro fantasie o in lana stretch e finissime maglie in pura seta.

La pelle e il camoscio diventano la speciale proposta estiva del brand. Alla natura sempre più sofisticata che esplode nella donna Leitmotiv con una fioritura di fiocchi da grande ballo si contrappongono il caos e tranquillità fusi in un unico elemento nella donna di Ultra Chic che con la collezione parkcity rappresenta appunto la metropoli e i suoi parchi dando origine a una dimensione onirica di colori e fantasie. Pizzo plissettato per la donna di Ermanno Scervino che si proietta sempre più verso la bellezza oggettiva. E se vi piace l’idea di tuffarvi negli anni ‘70 focalizzatevi su Gucci che grazie al modern future di Alessandro Michele rilegge il passato con un’ottica totalmente personale scegliendo codici, stili, epoche e lingue diverse, il movimento punk, il Rinascimento e la Cina contemplati in un unico elemento.

Le influenze della moda si ripercuotono inevitabilmente anche sui capelli con influenze trasversali che vanno dagli anni ’70 all’Oriente, passando attraverso lo sport, Londra, la natura e l’haute couture. Frange e ciuffi – proposti dall’hair stylist Toni Pellegrino – vestono i visi con estrema versatilità, mentre i colori, giocando con pennellate bronzo e marmo rosa, diventano accessori sempre più preziosi.

A sinistra pantaloni jogging in fresco lana per Eleventy

Capelli anni 70 per la primavera 2017

agatapatriziasaccone@gmail.com

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: milano moda parigi passerelle sicilia style