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Ex Ilva: ordinanza, ad Amara ‘lauti compensi’ per 90mila euro

Di Redazione |

Roma, 8 giu. (Adnkronos) – “Per effetto di due incarichi professionali ricevuti nel 2016 – incarichi conferiti in violazione delle procedure e non sottoposti al parere del Comitato di Sorveglianza – Pietro Amara percepiva, naturalmente, lauti compensi: la polizia giudiziaria infatti ha rilevato proprio con riferimento agli anni 2016-2017 – arco temporale in cui Capristo reggeva la Procura di Taranto – i redditi percepiti da Amara e corrisposti dall’Ilva in Amministrazione straordinaria: 60mila euro (anno di imposta 2016) e 30mila euro (anno di imposta 2017)”. E’ quanto scrive il gip di Potenza Antonello Amodeo nell’ordinanza di misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta sull’ex procuratore capo di Taranto, Carlo Maria Capristo, che ha portato in carcere l’avvocato Piero Amara nel filone d’indagine riguardante l’ex Ilva di Taranto.

“I vantaggi di Amara però non consistevano soltanto nel pagamento delle parcelle per gli incarichi ricevuti – si legge – nei numerosi verbali di Giuseppe Calafiore infatti, il collega e socio in affari di Amara, più volte ribadiva che Amara ‘viveva per portare Capristo a Taranto…perché gli serviva che Capristo andasse a Taranto’ specificando che Amara aveva interessi oggettivi con l’Ilva e si stava muovendo nel senso di prendere contatti con i vecchi proprietari dell’Ilva (la famiglia Riva)”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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