Esce nelle sale “Italo” il film dedicato al cane adottato dall’intera comunità di Scicli

Di Francesca Pierleoni / 14 Gennaio 2015

ROMA – La vera storia del cane randagio capace con i suoi atti di generosità e coraggio di conquistare gli abitanti di un intero paese del ragusano, Scicli, tanto da venire ufficialmente adottato nel 2009, arriva sul grande schermo con Italo, family movie in uscita il 15 gennaio in 200 copie con Notorious Pictures, diretto dall’esordiente Alessia Scarso, con Marco Bocci, Elena Radonicich, la siciliana Barbara Tabita, la voce narrante di Leo Gullotta e il golden retriever Tomak nel ruolo dell’eroe a quattro zampe morto nel 2011. La pellicola racconta le avventure del cane ribattezzato “Italo Barocco” comparso nel 2008 a Scicli, in provincia di Ragusa, e per tre anni presente a tutti gli eventi della città. Dall’uscita di scuola, alla messa domenicale, ai funerali e alle feste di paese. Una vicenda raccontata dal giornalista Peppe Savà che ha ispirato la regista Alessia Scarso, alla sua opera prima come lungometraggio.
 
«Da siciliana è una storia che mi ha colpito molto – ha spiegato la regista, classe 1979 -. Nel 2009 un gruppo di cani randagi nelle campagne di Scicli attaccò un bambino uccidendolo. Partì allora una campagna per liberare la zona dai randagi, ma il sindaco decise di tutelare Italo, un meticcio da tempo nel paese, microchippandolo e adottandolo a nome della popolazione. Questo perché era un cane eccezionale. Ogni mattina si svegliava e andava a messa, poi andava a scortare i bambini a scuola. Quando riconosceva dei turisti, li accompagnava in giro come ha fatto anche con me. In più ha compiuto gesti incredibili, come quando una sera ha salvato una cameriera da un’aggressione mentre tornava a casa. Da quel giorno si è presentato tutte le sere per scortare la ragazza nel suo tragitto. Era diventato tanto popolare da avere anche un addetto stampa del paese… Noi abbiamo preso tutti questi fatti e li abbiamo uniti agli elementi di fiction dei protagonisti umani».
 
Tra questi, nel film, c’è il sindaco, Antonio (Bocci) che sta crescendo da solo, non senza difficoltà, dopo la morte della moglie, il figlio di dieci anni, Carmelo (Vincenzo Lauretta). Il bambino, spesso vittima degli scherzi di alcuni compagni, trova immediatamente un amico in Italo, il meticcio color miele arrivato in paese, dove pian piano conquista i cuori di tutti.
 
Una nuova maestra, Laura (Radonicich) e Luisa (Barbara Tabita), rivale agguerrita per Antonio nelle elezioni comunali, complicano la storia… «Abbiamo girato a Scicli (dove domani ci sarà la prima ufficiale) e le persone ci hanno accolto magnificamente – spiega la regista -. Il paese con la sua architettura tardo-barocca è uno dei protagonisti della storia».
 
Marco Bocci, da sempre amante dei cani («ora ho un barboncino toy bianco, Furia») ha detto subito sì al film: «Io non lo vedo come una favola, perché alla base ci sono fatti reali. A Scicli si sentiva il legame che Italo aveva avuto con queste persone».
 
La difficoltà più grande? «Non riempire di coccole e baci Tomak, l’addestratrice ci aveva detto di trattenerci, per non distrarlo. Infatti credo lui si sia lamentato di noi in un’intervista… », scherza l’attore.
 
Il film, che potrà essere seguito anche dai disabili sensoriali attraverso una app con l’audiodescrizione o i sottotitoli, è legato anche a un’iniziativa benefica: il ricavato della vendita dei peluche di Italo, disponibili negli Uci Cinemas, andrà in favore delle attività di salvaguardia dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha sostenuto la pellicola.

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Redazione
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