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Ecco perché vogliono sfrattare lo store dei “Dolci di Nonna Vincenza” dall’aeroporto

La Pas passa al contrattacco: "Uno squallido teatrino che si poteva evitare"

Di Redazione |

Dopo molti anni, con una ennesima prova di forza SAC tenta di fare morire "I dolci di Nonna Vincenza Pas srl", una storica azienda catanese che dà lavoro a più di cinquanta famiglie. La battaglia legale non termina qui, ed è anzi appena iniziata.

"SAC – spiegano dall’azienda ci ha "tolto" il lotto n. 19 solo perché non è stata presentata nei tre (tre!) giorni "concessi" una fideiussione milionaria, per di più in piena pandemia. Vedremo alla fine cosa dirà al riguardo la Corte di Cassazione, e se del caso tutte le altre Corti sovranazionali. Siamo convinti che alla fine giustizia sarà fatta".

Ma l'azione "violenta" di SAC merita una denuncia pubblica, perché ci sono dei fatti incontrovertibili che non solo la Magistratura ma anche l'opione pubblica deve conoscere, dicono ancora dall’azienda.

Pas ha subito danni ingentissimi dall'attività vessatoria e discriminatoria di SAC. Ne citiamo alcuni per tutti.

Dal 2013 Pas si era aggiudicato un altro lotto, che ancora oggi continua ad essere impunemente ed abusivamente occupato da altra società.

Quindi ci sono svariate decine di milioni di euro di ricavi che sono stati sottratti a Pas e invece ingiustamente "dirottati" ad altra "sede". Questa stessa società negli anni ha occupato senza titolo altri lotti senza che Sac nulla abbia mai fatto. Ancora questa stessa società ha beneficiato di innumerevoli "transazioni": chi è responsabile e chi risponderà di questa "sottrazione" di risorse pubbliche. Perché ancora oggi questa società occupa (abusivamente?) il lotto che era stato aggiudicato a Pas senza contestazioni?

Perché, per quale ragione e con quali "fini", si fa sgomberare Pas e si consente ad altri di operare in spregio di tutte le regole?

E se pensiamo al lotto "sottratto" a Pas, possiamo dire che lo stesso vuole essere "assegnato" a una società che non ha partecipato alla gara, che non è quindi nemmeno in graduatoria e che, per di più, vuole anche ed espressamente negoziarne le condizioni (in spregio a tutte le dipsosizioni di legge e alle più elementari regole di concorrenza).

Sa poi l'opinione pubblica (e vorremmo dire gli stessi soci pubblici di Sac) che Pas ha avanzato – per i fatti prima descritti – una richiesta di risarcimento danni per svariate decine di milioni di euro e che il giudice ha formalizzato una proposta transattiva che nella sostanza ne riconosce le ragioni?

Si tratta ripetiamo di fatti che abbiamo chiesto di accertare e che ancora una volta chiediamo a chi ha la competenza di farlo di accertare. Lo chiediamo alla Magistratura, al prefetto, a tutte le autorità amministrative competenti, agli stessi azionisti pubblici di Sac.

Se non avete a cuore le sorti della società pensate almeno alle decine di padri e madri di famiglia che per tutto questo non potranno più nemmeno fare la spesa!

Ripetiamo non ci arrenderemo!

Non riuscirete a fare fallire Pas per mettere tutto a tacere!

Non ci suicideremo ma invece combatterremo: costi quel che costi, e siamo certi che alla fine la verità emergerà!

Ci rivolgeremo anche al presidente della Repubblica e alle istituzioni europee, e continueremo la nostra battaglia legale su tutti i fronti.

Chiediamo a chi ha il potere e il dovere di farlo di non voltarsi dall'altro lato, ma quantomeno di verificare se quanto diciamo è vero, come indubitabilmente lo è.

(Paolo Pistone, contenuto a cura di DSE Pubblicità)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA