ROMA – Difficile dire se sia per effetto del trattamento iniziato ieri pomeriggio con un nuovo farmaco sperimentale, ma oggi il medico catanese di Emergency colpito da Ebola e ricoverato allo Spallanzani sta meglio: le sue condizioni, hanno affermato i sanitari che lo hanno in cura, sono «leggermente migliorate e attualmente non ha la febbre». Una buona notizia, dopo il peggioramento generale del quadro clinico del paziente “zero” nei giorni scorsi: il paziente, si legge nel bollettino medico numero nove, «è contattabile e risponde a tono alle domande poste». Tuttavia, precisano i sanitari dello Spallanzani, persiste la sintomatologia presente nei giorni precedenti, con un leggero miglioramento, e permane una profonda spossatezza. La prognosi resta riservata. I segnali di miglioramento, in ogni caso, spingono ad un cauto ottimismo e l’auspicio è che l’ulteriore trattamento con un farmaco sperimentale, iniziato ieri, possa bloccare l’evoluzione della malattia. Ancora nessun dettaglio è stato fornito dai medici sul nome dei farmaci utilizzati. Certo è che l’ultimo trattamento sperimentale impiegato è la quarta “arma” sulla quale i sanitari stanno scommettendo. Il medico, infatti, è stato finora trattato con una terapia antivirale, il plasma di soggetti convalescenti, ovvero ormai guariti da ebola (che gli viene somministrato sulla base delle condizioni cliniche e non quotidianamente) ed un altro farmaco, sempre sperimentale e mai utilizzato prima d’ora per un caso di Ebola, che agisce sulla risposta del sistema immunitario. Per curare il paziente zero, i medici potranno ricorrere a tutte le opzioni terapeutiche sperimentali attualmente disponibili, dal momento che contro la malattia da virus Ebola non esiste ancora una terapia ufficiale. All’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) è stata infatti chiesta l’autorizzazione per tutti i farmaci possibili, e ciò proprio al fine di avere la disponibilità di tutti i medicinali che dovessero rendersi indispensabili. E se in Italia c’è apprensione per le condizioni del medico siciliano, il conto delle vittime del virus in Africa continua a salire: il numero di morti, secondo gli ultimi dati resi noti dall’Organizzazione mondiale della sanità, ha raggiunto la cifra di 6.055, con 17.111 casi. L’emergenza Ebola, dunque, continua. Tanto che il presidente Usa, Barack Obama, ha esortato il Congresso a sbloccare i finanziamenti per frenare l’epidemia: «Non possiamo sconfiggere l’Ebola senza ulteriori fondi», ha detto il presidente durante una visita all’Istituto di Sanità a Bethesda, nel Maryland. Obama ha quindi esortato il Congresso ad approvare un fondo di emergenza di circa 6 miliardi di dollari per combattere l’epidemia in Africa occidentale prima della pausa natalizia. «Se vogliamo che gli altri Paesi continuino a mobilitarsi, dobbiamo continuare a dare l’esempio», ha aggiunto Obama, sottolineando che circa 3.000 americani, tra civili e militari, sono ora schierati sul terreno in Africa e soprattutto in Liberia, il paese più colpito dall’Ebola.