PALERMO – La Presidenza dell’Ars ha giudicato “ricevibile” la mozione dei 5stelle sulla “rimozione del segretario generale della Presidenza della Regione siciliana” Patrizia Monterosso, condannata di recente dalla Corte dei conti per danno erariale: la conferenza dei capigruppo ha stabilito di iscrivere l’atto parlamentare all’ordine del giorno della seduta dell’Assemblea del 26 novembre prossimo che potrà essere chiamata a pronunciarsi sull’ammissibilità ai sensi dell’art. 160, comma 3, del regolamento interno.
«La Corte dei conti – è scritto nella mozione che un a sorpresa ha in calce anche la firma del deputato del Pds-Mpa Giovanni Greco – ha condannato in primo grado il capo del dipartimento della Formazione professionale a quel tempo in carica, dottoressa Patrizia Monterosso, oggi Segretario generale della Presidenza della Regione siciliana, oltre a diversi politici di spicco, Assessori e dirigenti; la dottoressa Patrizia Monterosso, – prosegue la mozione – condannata per aver concesso agli enti di formazione professionale magistrati contabili, dovrà risarcire all’erario 1 milione e 279 mila euro; la condanna fa riferimento ai soli finanziamenti erogati nel 2007 e non a quelli erogati nel 2008 (pari a 14,5 milioni di euro), nel 2009 e nel 2010 (che ammontano a 4,9 milioni di euro per ciascun anno), per un importo complessivo pari a poco meno di 25 milioni di euro».
Questi i motivi principali per cuil il M5s chiede la rimozione della Monterosso. Dopo aver superato la mozione di censura sul suo operato e aver scansato quella sull’ex assessore Nelli Scilabra, ora Crocetta ha davanti un altro ostacolo.