Le scorciatoie per arrivare alla consacrazione del successo sono state sempre avulse, poco affidabili, tortuose da praticare. La decade degli anni Settanta, in tal senso, sono testimonianza visibile, reale, le icone di quel periodo storico per la musica italiana, indicano la via maestra.
Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Renato Zero, Riccardo Cocciante, ebbero il plauso popolare alla terza/quarta prova discografica.
Oggi scriviamo di Antonio Diodato, all’anagrafe dello spettacolo semplicemente Diodato, dieci anni a scrivere, dimenarsi per fare emergere la sua sensibilità musicale, il trionfo a Sanremo con “Fai rumore”, il suggello del cinema firmando “Che vita meravigliosa” per “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek, confermato dalla canzone portante sul recente film narrante della vita di Roberto Baggio “Il Divin Codino”, “L’uomo dietro il campione”.
Il Teatro Antico di Taormina, lo accoglierà venerdì 6 agosto ore 21.30, un concerto nell’ambito della rassegna “Sotto il vulcano”, avente la direzione artistica di Nuccio La Ferita.